Meglio i soldini contanti che il Pos

La normativa impone a tutti gli esercenti e professionisti di accettare il pagamento elettronico al posto del contante, cosi magari il numero di scontrini e fatture aumenterà di conseguenza…

Parma – Il locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza, nell’ambito della costante azione di controllo economico del territorio, attua un costante monitoraggio anche sulla corretta osservanza dell’obbligo di accettare i pagamenti elettronici tramite POS. L’ultima sanzione al riguardo è stata elevata lo scorso 21 settembre ad un commerciante di Fidenza che aveva rifiutato di accettare il pagamento elettronico da parte di un cittadino che ha tempestivamente effettuato la prevista segnalazione al numero di pubblica utilità 117.

La pattuglia prontamente intervenuta ha provveduto a verbalizzare l’esercente applicando la sanzione amministrativa prevista dalla normativa vigente, pari a 30 euro più il 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.

L’art. 15, comma 4 del decreto legge 179 del 2012, come integrato dal decreto legge 26 del 2022 prevede, infatti, a partire dal 30 giugno 2022, per tutti coloro che effettuano attività di vendita al pubblico ovvero di prestazione di servizi l’obbligo di accettare pagamenti per qualunque importo effettuati in modo elettronico, quindi con carte di credito, di debito o prepagate.

Tale obbligo, che si applica ai commercianti, agli artigiani e a tutte le categorie professionali che operano a contatto con il pubblico, ha l’obiettivo di aumentare la tracciabilità delle transazioni, a tutela dei consumatori, e di contrastare più efficacemente possibili condotte volte all’evasione fiscale.

Va precisato che, per espressa previsione normativa, la sanzione non è applicabile nei casi di “oggettiva impossibilità tecnica”, ricorrenti ad esempio in presenza di comprovati problemi di connettività o malfunzionamenti, anche temporanei (necessariamente documentati) dei dispositivi destinati a ricevere il pagamento Da inizio anno sono otto i casi in cui è stata accertata la violazione dell’obbligo di accettare i pagamenti elettronici.