Vicenda paradossale alla Guardia medica di Piazza Igea a Ragusa: il giovane aveva devastato l’ambulatorio e preso a pugni il dottore.
Ragusa – Una notte surreale e violenta si è consumata presso la guardia medica di Piazza Igea, a Ragusa, dove un medico è stato aggredito da due giovani italiani mentre prestava soccorso, per poi ritrovarsi a curare uno degli stessi aggressori colto da una crisi epilettica. L’episodio, avvenuto intorno alle 2.30.
Tutto è iniziato quando due giovani si sono presentati alla struttura per una ferita alla mano di uno di loro, definita “importante” da fonti sanitarie. Il medico di turno, un professionista di 42 anni, ha medicato il paziente ma, constatata la gravità della lesione, ha consigliato un trasferimento al Pronto Soccorso per ulteriori accertamenti. Una raccomandazione che ha scatenato la furia dei due: dopo un’accesa discussione, hanno devastato l’ambulatorio, scaraventando a terra arredi e strumenti, e colpito il medico con un pugno alla mandibola.
Il personale presente ha immediatamente allertato i carabinieri della Compagnia di Ragusa, che si sono precipitati sul posto. Ma la situazione ha preso una piega inaspettata: mentre i militari arrivavano, uno degli aggressori è stato colto da una crisi epilettica, crollando a terra in preda a convulsioni. In un gesto che testimonia il senso del dovere, il medico, ancora dolorante per il colpo subito, è stato il primo a intervenire, prestando soccorso al giovane in crisi insieme ai sanitari del 118, giunti poco dopo.
I carabinieri hanno identificato i due aggressori, entrambi italiani, mentre il ferito è stato trasportato in ospedale per cure più approfondite. Il medico, medicato al Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II, ha riportato contusioni al volto ed è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni. Ha già sporto denuncia contro i responsabili, che ora rischiano accuse per lesioni personali e danneggiamento.
La Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa ha condannato l’episodio con una nota ufficiale: “Esprimiamo solidarietà al medico vittima di un’inaccettabile aggressione mentre svolgeva il proprio lavoro. Condanniamo fermamente questo atto di violenza, che colpisce chi è al servizio della collettività.” L’Asp ha annunciato che si costituirà parte civile in un eventuale processo, sottolineando la necessità di misure concrete per la tutela degli operatori sanitari.