Il Gip di Palermo Nicola Aiello nelle motivazioni dell’archiviazione smonta la tesi del suicidio. Le indagini condotte con superficialità in Spagna rendono ad oggi impossibile trovare un colpevole. Un cold case in piena regola.
Palermo – Mario Biondo è stato ucciso. Questo è un punto fermo. Ma a causa delle lacune nelle indagini e dell’eccessivo tempo trascorso dalla morte dell’uomo resta impossibile individuare un colpevole, pertanto l’inchiesta è archiviata. Il Gip avrebbe comunque smontato tutte le ipotesi secondo le quali la notte del 30 maggio 2013 il cameraman trentenne moriva suicida o durante un’attività autoerotica. L’uomo era stato rinvenuto nel suo appartamento di Madrid impiccato alla libreria con una pashmina.
I dubbi riguardo la tesi suicidiaria furono immediati: un vasto ematoma alla testa non era compatibile con un gesto estremo, inoltre il peso dell’uomo sarebbe stato eccessivo per la tenuta della libreria a cui lo trovarono impiccato. E che dire dei soprammobili rimasti al loro posto nonostante le ovvie vibrazioni della libreria al momento della forte trazione? La vittima aveva acquistato costoso materiale fotografico ma se aveva intenzione di togliersi la vita perché spendere soldi inutilmente? Per questi ed altri motivi le indagini espletate dagli inquirenti iberici, che per primi archiviarono il caso come suicidio, appaiono oggi, per il Gip Nicola Aiello, decisamente sommarie.
A 7 mesi dal decesso era stata disposta la riesumazione della salma per un ulteriore esame autoptico. Il 16 dicembre 2013 il professor Paolo Procaccianti in seguito al nuovo esame necroscopico confermò la morte per “…Insufficienza cardiorespiratoria acuta per asfissia meccanica da impiccamento…” avallando la tesi del suicidio. Il professore escluse “…Che nella dinamica lesiva siano intervenuti altri soggetti e pertanto il caso è riconducibile a condotta di natura suicidiaria…”.
Nonostante le conferme riguardo la causa della morte diverse accuse erano state mosse in merito all’approssimazione con cui vennero condotte le indagini dalla polizia di Madrid. A seguito delle prime due era seguita una terza autopsia che sostanzialmente confermava il risultato degli esami effettuati da Procaccianti e per questo motivo veniva richiesta una prima archiviazione dell’inchiesta. Il Gip Roberto Riggio aveva comunque accolto l’opposizione della parte civile ordinando nuove indagini che si concludevano però con la definitiva archiviazione del caso.
Sempre secondo il Gip di Palermo gli inquirenti madrileni avrebbero trascurato di approfondire la posizione della vedova Biondo. Raquel Sanchez Silva, presentatrice tv spagnola e personaggio assai in vista nel jet-set nazionale, avrebbe infatti rilasciato agli inquirenti dichiarazioni che “…Presentano innumerevoli punti critici e sono dense di contraddizioni e di indici rivelatori di mendacio…”. Sempre secondo il Gip si sarebbe dovuta battere maggiormente la correlazione passionale con l’omicidio.
Anche la cerchia familiare ed amicale della donna avrebbe tenuto un atteggiamento reticente sulla notte del decesso e sui litigi tra i due coniugi. Tutti questi particolari avrebbero avuto bisogno di ulteriori approfondimenti per giungere alla verità sulla morte del nostro connazionale. La nuova ricostruzione del Gip conferma dunque che la vittima sarebbe stata uccisa ed in seguito riposizionata, ma resta impossibile identificare l‘assassino e capire il movente.
La famiglia Biondo si dice comunque soddisfatta per l’esclusione del suicidio, con la componente dell’autoerotismo, cosa che restituisce piena dignità alla vittima. Mario Biondo non aveva nessuna intenzione di togliersi la vita né motivi per farlo. Può darsi che il cameraman palermitano si fosse trovato nel momento sbagliato, nel posto sbagliato.
In questo caso qualcuno poteva avere tutto l’interesse nel toglierlo di mezzo. Cosi come sarebbe accaduto al collega e amico Daniele Lo Presti, morto ammazzato con un colpo di pistola sulla sponda testaccina del Tevere nove anni fa. Due casi che presentano numerose analogie. E qualche interesse in comune. Due casi ancora irrisolti.