La maggioranza mantiene l’obiettivo dell’approvazione a Montecitorio entro la mezzanotte di oggi e i capigruppo confermano il timing.
Roma – Il governo incassa la fiducia alla Camera sulla Manovra 2025 il cui testo, al contrario delle ipotesi che si erano rincorrevano di ora in ora, non è tornato in commissione. I deputati che hanno votato a favore sono stati 211, mentre 117 quelli contrari. Il voto finale è previsto verso le 22:30, dopo l’esame degli ordini del giorno e la Nota di Variazioni al bilancio. La maggioranza mantiene l’obiettivo dell’approvazione a Montecitorio entro la mezzanotte di oggi e i capigruppo confermano il timing.
Il ministro Ciriani, ponendo la fiducia, si è scusato personalmente e a nome del governo “per il ritardo con cui stamane sono iniziati i lavori” parlamentari. Oggi alle 11 è prevista la votazione per appello nominale, con dichiarazioni di voto alle 9.30, poi l’esame proseguirà dalle 12.30 alle 20 con le votazioni dei restanti articoli, delle proposte emendative e degli odg. Dalle 21 alle 22.30 restano fissate le dichiarazioni di voto e il voto finale. La seconda lettura in Senato partirà invece lunedì 23 in commissione, mentre l’ok dell’Aula è previsto tra Natale e Capodanno.
Tra le ultime novità, è stato approvato l’emendamento che prevede che i premi per gli atleti italiani che conquisteranno medaglie alle Olimpiadi di Milano-Cortina saranno detassati. Matteo Salvini ha incassato 1,4 miliardi in più per la realizzazione del Ponte sullo Stretto e la Lega, a partire dal capogruppo Riccardo Molinari, rivendica anche una serie di misure che riguardano altre infrastrutture di diversa collocazione geografica: dalla Tav al Terzo Valico dei Giovi a Genova. Addio al bonus caldaie, al bonus verde e all’ormai contestatissimo Superbonus, con sparute eccezioni in via di esaurimento. Resistono l’ecobonus, in forma rivista e corretta, il bonus mobili e il bonus elettrodomestici.
La manovra ridisegna le agevolazioni sulla casa per il 2025 con alcune conferme e molti tagli che chi ha intenzione di avviare una ristrutturazione edilizia dovrà imparare a conoscere. Un netto ridimensionamento arriva anche per la detrazione oggi fino all’85% per lavori antisismici su abitazioni e immobili produttivi: scenderà anche in questo caso al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari, con ulteriore decalage nel 2026 e nel 2027 come per le altre agevolazioni.
Superbonus in via di esaurimento invece. La maxi agevolazione nata con la pandemia passerà nel 2025 dal 70% al 65% ma sarà limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condominii, la delibera assembleare di approvazione dei lavori. Il maxi sconto al 110% rimarrà solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali. La manovra apre inoltre alla possibilità di detrarre in 10 anni le spese del 2023, rimaste finora escluse dall’opzione.