Prima udienza a New York del processo contro il 26enne accusato di aver ucciso l’amministratore delegato della più grande compagnia di assicurazione sanitaria degli Stati Uniti.
Luigi Mangione, 26enne accusato dell’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato di UnitedHealthcare, si è dichiarato non colpevole durante la prima udienza del processo federale presso il tribunale di Manhattan. L’uccisione di Thompson, avvenuta il 4 dicembre 2024 a New York, sta alimentando negli Stati Uniti un acceso dibattito sul sistema sanitario privato e trasformato Mangione in una figura controversa, celebrata da alcuni come simbolo di ribellione contro le assicurazioni sanitarie. I procuratori federali, su indicazione della procuratrice generale Pam Bondi, hanno formalizzato la richiesta di pena di morte, definendo l’omicidio un gesto premeditato che ha messo a rischio vite innocenti. Fuori dal tribunale, decine di sostenitori dell’indagato, tra cui l’attivista Chelsea Manning, hanno manifestato solidarietà a Mangione, evidenziando le profonde divisioni nell’opinione pubblica americana.
Brian Thompson, 50 anni, marito e padre di due figli, è stato freddato a colpi di pistola il 4 dicembre 2024 fuori dall’hotel Hilton Midtown di Manhattan, mentre si dirigeva a una riunione con investitori di UnitedHealthcare, la più grande compagnia di assicurazioni sanitarie privata degli Stati Uniti. L’attacco, ripreso da telecamere di sorveglianza, ha mostrato un uomo mascherato sparare a Thompson alle spalle. Sulle munizioni ritrovate erano incise le parole “delay”, “deny”, “depose”, un riferimento alle pratiche delle assicurazioni accusate di ritardare o negare i rimborsi sanitari (APNews.com). Mangione, arrestato il 9 dicembre 2024 in un McDonald’s di Altoona, Pennsylvania, dopo una caccia all’uomo durata cinque giorni, è stato trovato in possesso di un’arma ghost gun (non tracciabile), un silenziatore, un falso documento d’identità e un taccuino che esprimeva ostilità verso l’industria sanitaria e i suoi executive.
Secondo i procuratori, Mangione, laureato all’Università della Pennsylvania, avrebbe pianificato l’attacco per mesi, arrivando a New York il 24 novembre 2024 e soggiornando in un ostello sotto falsa identità. Un’annotazione del suo taccuino, datata agosto 2024, indicava l’industria assicurativa come obiettivo perché “soddisfa ogni criterio”, mentre un’altra di ottobre esprimeva l’intenzione di “eliminare” un CEO di un’assicurazione. I procuratori federali sostengono che l’omicidio fosse un atto di violenza politica mirato a provocare una reazione contro l’industria sanitaria, con il potenziale di mettere in pericolo altre persone presenti sulla scena.
Durante l’udienza presso il tribunale federale di Manhattan, presieduta dalla giudice Margaret M. Garnett, Mangione è apparso in tuta carceraria beige, senza manette, affiancato dai suoi avvocati Karen Friedman Agnifilo, Marc Agnifilo e Avi Moskowitz, esperto di pena di morte. Ha confermato di aver ricevuto e discusso l’atto d’accusa con i suoi legali e, alla richiesta della giudice, si è dichiarato : “Non colpevole”. Mangione è apparso calmo, ha preso appunti su un blocco legale e ha occasionalmente sorriso, secondo i resoconti dei media presenti. La richiesta della pena di morte segna il primo caso di questo tipo sotto la nuova amministrazione Trump, che ha revocato il moratorium sulle esecuzioni federali imposto da Merrick Garland nel 2021.