Lollobrigida a Alessandria d’Egitto per inaugurare il primo farmers market

Il ministro dell’Agricoltura punta a contribuire alla sovranità alimentare egiziana, garantendo ai consumatori l’accesso a cibo di qualità.

Alessandria – Oggi, ad Alessandria, in Egitto, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle
Foreste, Francesco Lollobrigida, ha inaugurato il primo farmers market della Nazione. Ma di cosa si tratta? Non è altro che una particolare forma di mercato in cui gli agricoltori possono vendere i loro prodotti direttamente al pubblico – la cosiddetta filiera corta – e che trae origine nella più ampia normativa che ha regolato la vendita diretta dei prodotti agricoli. Lollobrigida ha voluto sottolineare come il progetto “Mediterranean and African Markets Initiative” (MAMI-Farmers Markets), nato su iniziativa del Governo italiano e grazie al finanziamento del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, rappresenti un’opportunità per gli agricoltori egiziani coinvolti, “un passo importante per riuscire a garantire ai produttori agricoli il giusto guadagno, il giusto reddito e crescere in termini di ricchezza”.

Il ministro, ha evidenziato come l’apertura dei farmers market possa contribuire alla sovranità alimentare della Repubblica egiziana, dare il giusto supporto all’agricoltura familiare e garantire ai consumatori l’accesso a cibo di qualità. “È importante, – ha sottolineato il ministro – che in tutto il continente africano si raggiunga la sovranità alimentare. Il Farmers market, infatti, può essere una grande porta per sviluppare anche in Africa quella sicurezza alimentare che non rinuncia alla qualità e che non è preda dei grandi interessi economici che non hanno a cuore gli interessi dei lavoratori e dei produttori”.

Lollobrigida e la missione della sovranità alimentare

“L’Italia – ha concluso il Ministro – fa scuola in questo. E’ un nostro dovere, ma anche un nostro interesse, rafforzare i rapporti economici con alcune nazioni straordinariamente importanti come l’Egitto. Noi vogliamo essere protagonisti nel mondo e con il Governo Meloni ci stiamo riuscendo”. Si tratta di mercati dove i produttori contadini sono essi stessi i venditori dei loro prodotti, tipicamente ortofrutticoli. Si realizza dunque la filiera corta, con la vendita diretta da produttore a consumatore, il che costituisce la principale differenza rispetto ai mercati rionali, dove i venditori sono intermediari, non produttori della merce. L’altra grossa differenza è che si trovano esclusivamente prodotti locali, dato che per un contadino è pressoché impossibile frequentare mercati lontani dalle proprie terre. Tutto è a chilometro zero.

Il mercato di Alessandria d’Egitto, che nasce nel cuore di questo grande porto del Mediterraneo, è il primo in Egitto e si inserisce in una iniziativa più grande, la Mami – Mediterranean and African Markets Initiative che mira alla creazione di una rete di mercati contadini in Libano, Kenya, Tunisia, Albania, Egitto. Si tratta di una iniziativa “molto importante, un modo concreto per sviluppare l’agricoltura per le popolazioni locali e per aiutare questi paesi a uno sviluppo economico in casa propria” spiega all’Adnkronos Carmelo Troccoli, direttore generale della Fondazione Campagna Amica e direttore generale della Coalizione mondiale dei Farmers Market, a cui aderiscono oltre 70 associazioni di mercati contadini presenti in più di 60 Paesi nel mondo.

Quello di Alessandria d’Egitto sarà un mercato all’aperto con la partecipazione, per ora, di una trentina di banchi del governatorato. Al centro produzioni locali dall’ortofrutta al formaggio, miele, uova, a chilometro zero destinate alla vendita dei cittadini di Alessandria e dintorni. L’apertura del mercato rappresenta quindi un evento al quale partecipa oltre allo stesso Troccoli, tra gli altri, l’ambasciatore d’Italia presso la Repubblica araba d’Egitto Michele Quaroni, che ha seguito il progetto, e in prima linea il ministro Lollobrigida con la sua rivoluzione sulla sovranità alimentare.

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