Locali sporchi, cibi scaduti, lavoro nero: la Gdf “chiude” 5 ristoranti a Prato e provincia [VIDEO]

Operazione Fast Food: focus dei militari sulla filiera della ristorazione. Sequestrate oltre due tonnellate di piatti pronti e alimenti non sicuri.

Prato – Nell’ambito dell’operazione “Fast Food” i finanzieri proseguono le attività ispettive sugli esercizi commerciali nel settore della ristorazione, intensificando l’attività di tracciamento delle filiere di approvvigionamento e individuando le imprese con maggiori profili di rischio, soprattutto in termini di conservazione e preparazione dei prodotti.

L’attività dei militari di Prato ha permesso di individuare ulteriori cinque esercizi, tra città e provincia, con evidenti violazioni alla tracciabilità dei prodotti e da una rilevante situazione di rischio batteriologico per le modalità di conservazione e preparazione dei prodotti alimentari.

Le ispezioni hanno rilevato carenze igienico-sanitarie, in termini di pulizia dei locali cucina, procedure di profilassi, modalità di preparazione e conservazione dei cibi, smaltimento dei rifiuti organici e inidoneità degli impianti. I finanzieri e gli ispettori per la prevenzione e sicurezza alimentare del Dipartimento ASL hanno avviato approfonditi controlli congiunti che hanno portato alla sospensione delle attività dei cinque ristoranti ispezionati e al sequestro di 2105 kg di alimenti e piatti pronti non conformi ai requisiti minimi di sicurezza per la conservazione e, pertanto, non idonei al consumo, oltre all’individuazione di 50 lavoratori irregolari.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa