L’ineluttabile tsunami della trasformazione digitale

Il progresso modifica le nostre vite senza che ce ne rendiamo pienamente conto. È un processo che non si può evitare e che per tale ragione va affrontato con consapevolezza e intelligenza.

Roma – Il mercato dei servizi digitali è in grande espansione. Con la tecnologia ormai entrata in ogni aspetto della vita individuale e collettiva, il processo che ne è scaturito non poteva che essere la “digitalizzazione” della produzione economica e della burocrazia. Da questo concetto sono nati gli investimenti e un mercato di riferimento.

Secondo i dati diffusi da Maximize Market Research – azienda con sede in India e filiali in tutto il mondo, all’avanguardia nelle ricerche su tecnologie emergenti, aerospaziali e difesa – nel prossimo futuro si svilupperà un mercato di circa 900 miliardi di dollari, con una crescita annua pari al 25,3%. Numeri che fanno accapponare la pelle. In dettaglio, è il Regno Unito davanti agli altri Paesi. Poi seguono Germania, Francia e Italia. Nel nostro Paese quasi tutti le imprese, grandi e piccole, hanno incrementato gli investimenti per la trasformazione digitale.

La pervasività del digitale nelle nostre vite riguarda ormai ogni ambito.

È un dato incoraggiante, se pensiamo al difficile contesto macroeconomico. Il Politecnico di Milano attraverso la Digital Transformation Academy, progetto culturale della School of Management ha stilato un elenco degli investimenti futuri. Le grandi imprese dedicheranno le loro attenzioni a: Sistemi di Information Security, Business Intelligence, Big Data e Analytics, Cloud, Software di profilazione e gestione dei contatti (CRM), Software Gestionali (ERP). Uno dei settori che sembrano trovarsi a proprio agio in questa prospettiva è la finanza. D’altronde chi sa gestire denaro è come un cane da tartufo: ha un fiuto per gli affari ragguardevole!

Si parla, infatti, di soluzioni cloud, app innovative, servizi virtuali immersivi e piattaforme all’avanguardia. Tra le più innovative c’è “Agevolazioni 24ore”, a cura del Gruppo Finservice SpA, società di consulenza italiana specializzata in finanza agevolata e nell’ottenimento di contributi a fondo perduto per le imprese. Il presidente Guido Rovesta ha dichiarato alla stampa:

Il mondo della finanza sarà sempre più influenzato dalla digital transformation. Per questo motivo abbiamo lanciato questa piattaforma a supporto di aziende, studi professionali e commercialisti: sarà la via più veloce e smart per rispondere al fabbisogno delle imprese che necessitano di informazioni e aggiornamenti puntuali sulle migliori opportunità di finanziamenti e agevolazioni”.

La digital transformation è un processo di cambiamento sostenuto a livello organizzativo, economico, sociale e creativo dovuto all’adozione e allo sviluppo delle tecnologie digitali. È una trasformazione che sta sovvertendo le nostre abitudini e sta influenzando il nostro modo di pensare e di vivere. Riguarda ognuno di noi: non c’è speranza, non se ne può fare a meno. Nessuno resisterà alla sua onda rivoluzionaria. Non riguarda solo i settori dello scibile umano e di come si è vissuto finora. È un mutamento più profondo, che ha diversi e pervasivi effetti nei modelli di azione adottati fino a oggi.

Forse non ce ne stiamo accorgendo o facciamo finta di non rendercene conto, ma questo processo non solo è ineluttabile, ma anche senza appello. È chiaro che bisogna adeguarsi cercando di non soccombere alla marea tecnologica. Forse, se si rivolge lo sguardo al passato, è difficile riscontrare una rivoluzione così radicale come quella in atto. In pratica dall’avvento dei computer in poi sono stati eliminati brutalmente tutti gli strumenti pregressi. Ad esempio, l’avvento delle penne a sfera non ha cancellato la stilografica o quelle a calamaio. Quando sono apparse le prime macchine da scrivere, non è stato abolito farlo a mano. Ora, invece, se per un maleficio si bloccano i computer e la rete, è possibile sostituire il tutto col cartaceo?

Non se ne parla nemmeno. O digital, o morte!                    

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