L’ex governatore sardo Solinas a giudizio per corruzione: il processo a giugno

Le accuse riguardano la compravendita di un immobile a Capoterra, la laurea ad honorem in Albania e corsi universitari a Roma.

Cagliari – Si aprirà il prossimo 5 giugno il processo per corruzione che vede imputato l’ex presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas. L’ex governatore, segretario del Partito Sardo d’Azione, è accusato di essere coinvolto in due vicende distinte, che riguardano la compravendita di un immobile e una laurea honoris causa in Albania. Nel primo caso, Solinas è accusato di aver venduto i ruderi di un’ex abbazia a Capoterra all’imprenditore Roberto Zedda per una cifra di 550mila euro, di cui 375mila euro già versati. Secondo gli inquirenti, tuttavia, il valore reale dell’immobile sarebbe di appena 72mila euro. La differenza di prezzo, ipotizzano gli investigatori, rappresenterebbe una tangente.

Nel secondo caso, Solinas è accusato di aver promesso la nomina di Roberto Raimondi alla direzione generale dell’autorità di gestione del programma Eni-Cbc per il bacino del Mediterraneo in cambio di una laurea ad honorem in Albania e corsi universitari a Roma. Andranno a processo anche Roberto Zedda e l’ex consigliere regionale Nanni Lancioni, accusati di aver partecipato alla compravendita dell’ex abbazia in cambio, secondo l’accusa, di una fornitura di termoscanner per la Regione.

Oltre a Solinas, il processo coinvolgerà anche altre figure, tra cui Christian Stevelli, consulente di Raimondi, il rettore dell’università albanese Arben Gjata, e Alfonso Lovito dell’università online E-Campus. Sono accusati di aver compiuto atti illeciti legati alla promessa della laurea honoris causa a Tirana e ai corsi universitari. 

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