HOME | LA REDAZIONE

L’ennesimo alterco è finito a colpi di pistola

Per futili motivi i due uomini non perdevano occasione per litgare e venire alle mani. Anche l’ultima volta dentro e fuori al bar del paese. Poi il tragico epilogo: il killer ammazza il rivale che perde il controllo dell’auto e investe un’anziana donna uccidendola. Ferito anche un fruttivendolo ambulante.

VALGUARNERA CAROPEPE (Enna) – Tra il presunto assassino e la vittima non correva buon sangue da tempo. Ed era tutto un susseguirsi di litigi e risse fra i due che sino alla mattina prima della tragedia erano venuti alle mani per via di certi lavori eseguiti su un carro di carnevale. Salvatore Roberto Scammacca, operaio di 47 anni, una compagna e due figlie, rimproverava a Guglielmo Ruisi, imprenditore edile di 51 anni, sposato con due figli, di aver realizzato male alcune parti del carro allegorico-grottesco a cui avevano lavorato entrambi 5 anni addietro. In effetti una fesseria, a pensarci bene, che però avrebbe provocato rancori e rabbie mai placati, sino alle estreme conseguenze.

La tragedia si è consumata in pieno centro a Valguarnera Caropepe

Lo scorso 10 ottobre, intorno alle 10.30, Scammacca e Ruisi, a sentire alcuni testimoni, avrebbero prima iniziato a litigare e poi se le sarebbero suonate di santa ragione prima dentro un bar del paese e poi fuori dal locale in pieno centro storico. Dopo la lite, sedata grazie all’intervento di alcuni conoscenti, Ruisi sarebbe tornato a casa a prendere la pistola, pare non autorizzata, per poi raggiungere la centralissima via Archimede, dove avrebbe atteso che Scammacca passasse a bordo della sua Fiat Punto grigia. A distanza ravvicinata l’imprenditore avrebbe fatto fuoco tre volte colpendo il rivale in pieno petto e sul volto facendogli perdere il controllo dell’auto. La Punto sbandava e si andava a schiantare contro un furgoncino carico di frutta e verdura investendo, qualche metro prima, Nunzia Arena di 86 anni, mentre comprava mele e pere, e il titolare della rivendita ambulante.

La donna cessava di vivere poco dopo il ricovero presso l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta a seguito delle gravissime ferite riportate mentre il fruttivendolo, originario di Barrafranca, veniva curato dai sanitari di turno e non si trova in pericolo di vita. A questo punto Ruisi si dava alla fuga a bordo della sua Mercedes CLK di colore blu targata CY 793 AW, facendo perdere, almeno momentaneamente, le proprie tracce. Sul posto intervenivano oltre ai soccorritori del 118 che tentavano l’impossibile per strappare alla morte Scammacca senza tuttavia riuscirci, ed i carabinieri che si mettevano immediatamente alla ricerca del fuggiasco subito identificato. Dunque è caccia all’uomo in provincia di Enna ma di Ruisi, che forse è ancora armato, ancora nessuna notizia nonostante i posti di blocco istituiti da polizia e carabinieri con l’ausilio dei militari dello Squadrone Cacciatori di Sicilia che stanno rastrellando la periferia del paese ed i Comuni limitrofi.

La Punto di Scammacca rovinata contro il furgoncino di frutta e verdura

Sono state disposte dagli inquirenti le intercettazioni telefoniche sul cellulare del fuggitivo ma l’apparato risulterebbe spento dunque è probabile che l’uomo se ne sia disfatto gettandolo chissà dove. Ruisi, accusato di omicidio volontario aggravato dai magistrati della Procura di Enna che coordinano l’inchiesta, Pm Stefania Leonte e Massimiliano Muscio, è una persona piuttosto conosciuta in città e considerato un uomo perbene oltre che un gran lavoratore. Conosce a menadito il vasto territorio di Valguarnera dunque avrebbe potuto nascondere l’auto e riparare in casa di qualche amico oppure proseguire con altro mezzo magari in direzione di Catania o Palermo. Queste sono solo congetture anche perché l’imprenditore sa di avere le ore contate nell’impossibilità di farla franca.

Lo scorso 17 ottobre, alle 15.30, si sono svolti i doppi funerali di Salvatore Scammacca e Nunzia Arena presso la chiesa Madre del paese a cui hanno partecipato numerosissimi cittadini e istituzioni locali:

Guglielmo Ruisi

”La famiglia della signora Arena mi ha tenuto informato costantemente sulle condizioni della loro cara – ha detto l’avvocato Lorenzo Caruso – fino, purtroppo al precipitare delle condizioni che hanno portato alla morte la signora Nunzia, comunque è stata interrogata dagli inquirenti prima di spirare, raccontando quanto accaduto”.

I Cacciatori di Sicilia

L’omicidio ha suscitato sconforto e dolore fra i cittadini che hanno espresso la loro solidarietà alle famiglie delle vittime:

”La comunità di Valguarnera è sotto shock – ha detto la sindaca Francesca Draia – Un fatto di sangue così grave ed in pieno centro storico ha turbato profondamente i cittadini che sono impauriti”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa