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corna il giornale popolare

Le “corna” si diramano sul web

Quest’estate, per gli amanti del gossip, sarà ricordata come quella delle “corna pubbliche”. Basta dare uno sguardo per vedersi spuntare il classico indice e mignolo sullo stesso piano…

Roma – All’inizio di agosto la “Torino bene” si è riunita in una lussuosa villa per un ricevimento che doveva annunciare il matrimonio tra il noto finanziere 63enne Massimo Segre e l’imprenditrice, 47enne con aspirazioni politiche, Cristina Seynaldi. Invece dell’annuncio di matrimonio si è assistito alla rottura della coppia. Lui, leggendo una lettera, ha dichiarato:

“Non ti sposo, ma ti dono la libertà”. La libertà di tradire. Pare, infatti, che la donna avesse una relazione con un noto avvocato e prima ancora con un industriale. Sempre ambienti dove girano un sacco di soldi, non c’è che dire! Innanzitutto la libertà non si regala, non è una concessione governativa, ma si prende di propria iniziativa. Inoltre, questa situazione ha lasciato basiti gli invitati e incredula la povera (si fa per dire) donna che si guardava intorno con aria attonita. Il web ha inasprito questo stato di cose, in quanto si è scatenata una vera gogna mediatica verso la “traditrice”.

Il matrimonio annunciato finisce in sorpresa

Anche se, come sempre accade in questi casi, c’è stata una forte presa di posizione anche a sua favore da parte delle donne, soprattutto per aver violato la privacy e dato in pasto all’opinione pubblica un argomento che doveva restare tra le mura domestiche. L’avvenimento è diventato di dominio pubblico, tanto che il Garante della Privacy, come ha riportato l’Ansa sta procedendo all’istruttoria per accertare eventuali responsabilità connesse alla violazione della vigente disciplina sulla privacy.

Tra le tante considerazioni fatte, meritano menzione quelle rilasciate al quotidiano “Libero” da Annamaria Bernardini de Pace, nota avvocata, saggista e giornalista, esperta in diritto civile, in particolare in diritto di famiglia, della persona e dei minori. Nonostante sia stata una paladina dei diritti delle donne, in questo caso ha difeso il finanziere, che ha esposto al pubblico ludibrio le “scappatelle” della… quasi promessa sposa. Ha affermato, anche utilizzando parole forti:

Massimo Segre lo sposerei all’istante. La solidarietà alla traditrice fa schifo. Se questa sceneggiata l’avesse fatta una donna, arriverebbe a diventare Presidente della Repubblica, portata a braccia da tutte le donne d’Italia. La colpa è sempre del traditore. Tradire è bieco, raccontare il tradimento è un gesto nobile. Oggi sono gli uomini le vere vittime. Le donne sono furbe, cattive… La consuetudine che i panni sporchi vanno lavati in famiglia la trovo ripugnante, molto ipocrita. Come non condivido la solidarietà che Cristina ha ricevuto dalle femministe che hanno considerato l’atto una forma di violenza ai suoi danni. E poi questa difesa solo perché sono donne, senza considerare l’atto compiuto, non sta né in cielo né in terra”.

Annamaria Bernardini de Pace

Comunque la si pensi, quello che stride, è la morbosità dell’opinione pubblica che appena scopre una notizia allettante, la azzanna alla stregua di un pasto prelibato e come fiere fameliche ne ingurgitano anche le briciole. Non si tratta di un fenomeno recente, ma forse è radicato con la natura dell’uomo. Non si spiegherebbero altrimenti il successo dei rotocalchi e delle trasmissioni televisive di gossip. Una volta il chiacchiericcio e il pettegolezzo si diffondeva dal barbiere e tra le portinaie. Ora è il turno del web. E’ il segno dei tempi. Cambiano gli strumenti, ma la musica è sempre la stessa. Pare che, secondo gli studiosi di scienze sociali, sia diffuso in molte culture, anche le più isolate, come i beduini e i nativi americani. E’ una sorta di controllo sociale e un modo per esercitare la sanzione da parte dell’opinione pubblica. Non se ne può fare proprio a meno!

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