arte

L’arte che cura: musei, quadri e bellezza come terapia contro stress e malesseri

Una ricerca internazionale conferma i benefici dell’arte su salute e benessere: ecco perché fa bene a tutti (e dovremmo frequentare di più i musei).

Andare in giro per musei, ammirare un quadro o un’opera d’arte di altro tipo pare che abbia effetti benefici sul benessere dello spettatore, soprattutto sull’umore e nell’alleviare lo stress. Questo succede anche in ospedale se sono esposti alle pareti dei dipinti, ma anche, semplicemente, sfogliando un volume dedicato alla pittura.

Un’equipe di psicologi dell’Università di Vienna, Humboldt di Berlino e del Trinity College di Dublino, basandosi sugli studi compiuti in precedenza, hanno condotto una ricerca apparsa sul “Journal of Positive Psychology”, una rivista accademica bimestrale che riguarda la psicologia positiva. Si tratta di una branca della psicologia che si concentra sullo studio del benessere, delle qualità umane positive e delle forze che consentono a individui, gruppi e comunità di prosperare. Tra le opere rivisitate nello studio ce ne sono di molto famose come l’Urlo di Munch, la Notte Stellata di Van Gogh ed altre emblematiche dell’arte moderna e contemporanea.

arte
Un’opera d’arte può accrescere il benessere inteso non come semplice piacere, ma come uno stato di piena realizzazione personale e di prosperità

Rispetto a precedenti indagini scientifiche che avevano evidenziato come guardare un’opera d’arte possa produrre benefici sull’umore e ridurre lo stress, questo studio ha valutato una serie di altri dati fondamentali. Ossia un’opera d’arte può accrescere il benessere inteso non come semplice piacere, ma come uno stato di piena realizzazione personale e di prosperità, derivante dal vivere secondo la virtù e il proprio potenziale. 

Gli aspetti positivi sono indipendenti dai luoghi in cui si fruisce delle opere d’arte, nel senso che si verificano non solo nei musei e/o gallerie d’arte, ma anche, ad esempio, in un ospedale o con la realtà virtuale. Secondo il gruppo di ricerca l’arte non va vista come un lusso, ma la sua visione, sia per il piacere di farlo che a scopo terapeutico in sanità fa bene alla salute delle persone.

Essendo una risorsa a costi irrisori, lo studio suggerisce l’integrazione dell’arte nella vita quotidiana e nei protocolli sanitari. Tanto è vero che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dal 2019 ha invitato di prescrivere, oltre la terapia medica, anche percorsi artistici. L’arte, infatti, è un forte stimolo per la ricerca del significato dell’esistenza, l’autostima e l’ottimismo. Tutte condizioni che aiutano a superare gli ostacoli della vita e sono di ausilio anche per le terapie mediche, grazie alla stimolazione delle endorfine. Quest’ultime sono un gruppo di neurotrasmettitori prodotti dal corpo e agiscono come antidolorifici naturali. Come la serotonina, a volte vengono definiti “ormoni del benessere” perché possono creare sensazioni di euforia e benessere.

 Per aumentare il nostro benessere sarebbe utile, alla fine della giornata lavorativa, fermarsi in uno dei tanti musei delle nostre città, magari con i bambini.

A proposito di arte, c’è da segnalare il volume dedicato a Cimabue, noto pittore italiano del 1200, a cura del Gruppo Menarini, leader nella farmaceutica. Un modo anche questo per coltivare la bellezza come elemento fondante della quotidianità. A conferma dell’importanza dell’arte dal punto di vista terapeutico anche per chi produce farmaci per trattare le principali patologie nelle aree terapeutiche della cardiologia, oncologia, pneumologia, infiammazione e gastroenterologia. C’è da segnalare che ai “boomers” il nome fa venire in mente uno storico carosello del 1972 che pubblicizzava l’amaro “Don Bario”, dal titolo “Le avventure di Cimabue”. Il protagonista era il frate Cimabue, che, per i molti errori commessi, veniva sempre canzonato dai confratelli che cantavano in coro “Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due”!

L’arteterapia, dunque, può essere utilizzata in una varietà di contesti, tra cui: salute mentale; riabilitazione; sostegno sociale; educazione; benessere generale. In sostanza, è un percorso di crescita personale e di cura che permette di esprimere emozioni, sviluppare la creatività e migliorare lo stato di salute psicofisico. Sarebbe utile, alla fine della giornata lavorativa, fermarsi in uno dei tanti musei presenti nelle nostre città (e che si sono sempre evitati per pigrizia) oppure in qualche galleria d’arte e qui contemplare la bellezza e stare in raccoglimento con sé stessi, anche solo per una quindicina di minuti. Si ritornerà a casa un po’ in ritardo, ma con qualche sorriso in più!

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa