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L’allarme del dottor Orlandini sul vaccino anti-Covid a RNA autoreplicante: i rischi per la salute pubblica

“Nel silenzio complice delle istituzioni”: la denuncia di un medico contro la nuova frontiera vaccinale.

Firenze – Il dottor Massimo Orlandini ha lanciato un forte allarme sui nuovi vaccini anti-COVID a RNA autoreplicante, in particolare su Kostaive, recentemente approvato dalle autorità europee. Il suo intervento solleva interrogativi scientifici ed etici di primaria importanza sulla sicurezza di questa nuova tecnologia farmaceutica.

Il vaccino Kostaive, sviluppato da CSL e Arcturus Therapeutics, rappresenta una svolta tecnologica nel campo della vaccinazione COVID-19. A differenza dei vaccini mRNA tradizionali, utilizza la tecnologia dell’RNA autoreplicante (saRNA – self-amplifying RNA), che secondo il dottor Orlandini presenta caratteristiche preoccupanti.

Il dottor Massimo Orlandini

Come spiega il medico, questo RNA autoreplicante “non si limita ad insegnare alle cellule a produrre una proteina virale per stimolare la risposta immunitaria” ma si autoamplifica nelle cellule ospiti, moltiplicando la sua presenza anche di 80-100 volte rispetto ai normali vaccini ad mRNA. Il tutto viene incapsulato in nanoparticelle lipidiche, già note per la loro capacità di attraversare qualsiasi barriera fisiologica, dalla barriera ematoencefalica alla placenta.

Il meccanismo di diffusione

Secondo l’analisi del dottor Orlandini, il meccanismo d’azione di questi vaccini presenta aspetti inquietanti. Una volta che la cellula viene invasa e costretta a produrre RNA autoreplicante, viene attaccata dal sistema immunitario. Prima di morire, la cellula rilascia questo materiale attraverso vescicole extracellulari che vengono riversate nel sangue, nei polmoni e nei tessuti, potendo essere emesse anche attraverso il respiro, il sudore, la saliva e altre secrezioni.

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Vaccino a RNA autoreplicante

“Ci contageremo in tutti i modi e sarà difficile, se non impossibile, difendersi”, avverte Orlandini, sottolineando il fatto che non esista alcuna barriera di specie in grado di fermare queste particelle. Questo significa che l’RNA autoreplicante potrebbe trasmettersi non solo da persona a persona ma anche da uomo ad animale e viceversa, aprendo scenari sulla diffusione incontrollata di materiale genico ingegnerizzato.

L’approvazione: procedure accelerate e opacità

Il 12 dicembre 2024 il Committee for Medical Products for Human Use (CHMP) dell’EMA ha approvato il rilascio dell’autorizzazione e il 12 febbraio 2025 la Commissione europea ha accordato l’autorizzazione all’immissione in commercio. Secondo il dottor Orlandini, il vaccino è stato approvato con procedure “acceleratissime e molto opache”, rappresentando l’ennesimo “salto nel buio tecnologico” spinto da grandi interessi farmaceutici.

Il medico critica duramente il fatto che gli studi di validazione siano stati completamente finanziati dal produttore stesso, configurando un palese conflitto di interessi con risultati definiti “talmente paradossali da sfiorare la farsa”. Ancora una volta, sostiene il professionista sanitario, si è immesso sul mercato un farmaco senza alcuna reale necessità sanitaria, considerando l’ampio ventaglio di farmaci già disponibili contro il COVID.

I rischi per i soggetti fragili

Una delle preoccupazioni maggiori sollevate dal dottor Orlandini riguarda l’indicazione di somministrare questi farmaci autoreplicanti proprio alle persone cosiddette fragili o immunodepresse. Individui con sistema immunitario già compromesso da patologie croniche, terapie oncologiche, autoimmunità o età avanzata verrebbero trasformati in “una sorta di fabbrica permanente di proteine estranee”, costringendo il sistema immunitario a uno sforzo prolungato e abnorme.

Il risultato, secondo l’analisi del medico, potrebbe essere il rapido consumo delle ultime risorse immunitarie rimaste, con il rischio di collasso di fronte a infezioni opportunistiche, ricadute tumorali o autoimmunità fuori controllo. “È quello che è già successo con la vaccinazione di massa COVID, ora si ripresenta in una nuova versione però ancora più pericolosa, meno controllabile”, avverte Orlandini.

Le voci critiche della comunità scientifica

Le preoccupazioni del dottor Orlandini non sono isolate. L’Associazione di Studi e Informazione sulla Salute (AsSIS) ha presentato formale istanza ad EMA e AIFA per l’accesso agli atti e la sospensione cautelare del vaccino. Anche altri medici e associazioni professionali hanno espresso perplessità sui potenziali rischi di questa nuova tecnologia.

AIFA

Alcuni esperti sottolineano che “le molecole spike possono entrare in ogni cellula e diffondersi anche attraverso lo scambio di liquidi biologici”, amplificando le preoccupazioni sulla trasmissione e diffusione del materiale genetico modificato.

Il silenzio delle istituzioni

Il dottor Orlandini denuncia “l’assenza totale di dibattito pubblico” e “il disinteresse delle autorità regolatorie”, a partire dalla Commissione Europea. Questo silenzio istituzionale fa comprendere che ci si trova “di fronte ad un gigantesco esperimento condotto su scala mondiale con rischi che verranno valutati soltanto dopo averli fatti ricadere sulla popolazione”.

Il caso Kostaive, secondo il medico, “segna un punto di non ritorno nella strategia vaccinale globale”, combinando tecnologie rischiose, dati sperimentali di dubbia trasparenza, conflitti di interesse macroscopici e una totale assenza di dibattito pubblico.

Un appello alla responsabilità

Il dottor Orlandini conclude il suo intervento con un appello alla responsabilità collettiva: “Vogliamo reagire questa volta ed imporre delle procedure serie e scientifiche di verifica sulla validità e sulla sicurezza del farmaco? Oppure, come al solito, ci preoccuperemo di andare in palestra o al mare e poi si starà a vedere?”

L’allarme lanciato solleva questioni fondamentali sulla necessità di maggiore trasparenza, dibattito scientifico approfondito e valutazioni indipendenti prima dell’introduzione di tecnologie farmaceutiche così innovative e potenzialmente impattanti sulla salute pubblica e sull’ecosistema globale.

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