Emergenza incendi in Sardegna: l’isola brucia, taglia contro i piromani

Roghi violenti devastano il nord-ovest dell’isola: evacuazioni a Santa Maria la Palma, aeroporto di Alghero chiuso per ore. Offerta una ricompensa per chi denuncia i piromani.

Cagliari – La Sardegna è in fiamme. Un vasto incendio ha colpito la zona della Nurra, tra Santa Maria la Palma e Monte Zirra, costringendo alla chiusura dell’aeroporto di Alghero e all’evacuazione di abitazioni e aziende agricole. Le raffiche di vento e le temperature elevate di questi giorni hanno favorito la propagazione dei roghi, mandando in tilt il sistema antincendio, messo a dura prova dalla simultaneità dei fronti attivi.

Le fiamme, partite dalle campagne, si sono spinte pericolosamente verso i centri abitati, colpendo mezzi agricoli e danneggiando strutture rurali, con colonne di fumo talmente fitte da rendere impossibili gli atterraggi e i decolli allo scalo Riviera del Corallo.

Aeroporto chiuso, voli dirottati a Cagliari e Olbia

L’incendio ha avuto un impatto diretto anche sui collegamenti aerei. Almeno tre voli in arrivo sono stati dirottati su Cagliari e Olbia, mentre lo scalo di Alghero è rimasto chiuso per ore. Sul posto operano squadre di vigili del fuoco, Corpo Forestale, Protezione Civile di Sassari, oltre a due elicotteri antincendio dalla base di Farcana e a Canadair provenienti da Genova.

La situazione resta critica anche in altre aree del Nord Sardegna, con incendi attivi segnalati a Muros, Ozieri, Ittiri, Ossi, oltre che in zone meridionali come Quartucciu e Villacidro.

Taglia da 10.000 euro contro i piromani

Di fronte a quella che è stata definita una “emergenza senza precedenti”, il Centro Studi Agricoli ha deciso di offrire una ricompensa di 10.000 euro a chiunque fornisca prove concrete – foto, video, testimonianze documentate – che permettano di individuare i responsabili degli incendi dolosi.

«Siamo di fronte a una vera emergenza – affermano Tore Piana, presidente del Centro, e il vicepresidente Stefano Ruggiu – con roghi che, in gran parte, appaiono di origine dolosa. Serve una risposta dura e immediata. È ora di finirla con l’impunità: chi brucia la nostra terra deve pagare. Offriremo anche sostegno legale a chi avrà il coraggio di denunciare.»

Vigili del fuoco sotto pressione

I vigili del fuoco sono intervenuti su 24 incendi in poche ore, mentre le alte temperature, unite alla siccità e al maestrale, continuano ad alimentare nuovi focolai. Il nord-ovest della Sardegna resta l’area più colpita, con decine di ettari di macchia mediterranea andati distrutti e centinaia di cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni. «È una corsa contro il tempo – spiegano i tecnici sul campo –. Le condizioni meteo non aiutano e gli incendi sono multipli, coordinare gli interventi è difficilissimo.»

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