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La santona ha preso per i fondelli migliaia di persone. Altro che messaggi e miracoli mariani

La Diocesi di Civita Castellana ha smascherato Gisella Cardia: nel suo terreno non è avvenuto nulla di soprannaturale. Insomma tutta una farsa che dura da sette anni.

TREVIGNANO ROMANO (Roma) – Il 3 marzo scorso, in via Campo delle Rose, c’erano una cinquantina di fedeli ad ascoltare i messaggi che la Madonna riferirebbe a Gisella Cardia, per tutti la santona di Trevignano. Maria Giuseppa Scarpulla, 53 anni, sedicente veggente, si è presentata ai fedeli mariani con un paio di guanti che le dovrebbero nascondere le stimmate che la donna dice di portare per tutto il periodo della Quaresima sino al Venerdi santo, giorno nel quale improvvisamente scomparirebbero dalle sue mani. In giro c’è silenzio e nessuno ha voglia di parlare con i pochi giornalisti presenti, men che meno Gisella e suo marito Gianni, da molti considerato il “gestore” delle attività della moglie.

Una delle stimmate che Gisella Cardia mostrava con grande disinvoltura

All’interno del terreno agricolo, sottoposto a vincolo paesaggistico dall’ente Parco di Bracciano-Martignano, dove sarebbe dovuto sorgere un grande santuario vista lago, sono rimaste le sedie, la statua della Madonna priva di teca e supporto metallico, il crocifisso, una sorta di altare e diverse altre strutture non fisse mentre mancano le panche in legno. La recinzione ed i cancelli sono rimasti anche perché il Tar del Lazio, in appello, avrebbe dato ragione ai coniugi Cardia e torto al Comune e all’Ente Parco. Nella speranza che la cosa non finisca a tarallucci e vino, in considerazione anche del tardivo intervento dell’Ente Parco che aveva concesso il nulla osta a suo tempo, sul fronte giudiziario la Procura di Civitavecchia starebbe continuando le indagini nei riguardi della santona, più volte denunciata da diverse persone.

Prima fra tutte Luigi Avella, 72 anni, una laurea in giurisprudenza, già funzionario del ministero delle Finanze, e regista. L’uomo, credente mariano, si era avvicinato anni fa a Gisella Cardia sposandone intenti e iniziative. Sino a quando però non si sarebbe svegliato dal suo torpore generato da una presunta manipolazione psicologica presumibilmente messa in atto dai coniugi Cardia per racimolare denaro:

Luigi Avella con i coniugi Cardia

” Ho querelato Gisella tre volte – racconta Avella – la prima per truffa aggravata e continuata perché quando le ho dato i soldi, anche se non mi aveva chiesto nulla, non sapevo che avesse procedimenti penali in corso. La seconda per calunnia e diffamazione per le accuse di avances sessuali che io avrei fatto nei suoi confronti, e la terza perché, leggendo i suoi bilanci del 2020, anno in cui ho effettuato in suo favore i bonifici, ho individuato un occultamento di somme, falso in bilancio e appropriazione indebita…”.

Infatti almeno un vescovo e diversi sacerdoti, negli anni, avrebbero avallato le iniziative di Scarpulla dando per scontate le sue peculiarità di carismatica e guaritrice. Altri prelati, come monsignor Marco Salvi, attuale vescovo della diocesi di Civita Castellana, ha voluto vederci chiaro e ha istituito una commissione di verifica dei miracoli paventati da Gisella. La santona, di contro, avrebbe riferito ai suoi intimi di non essere affatto preoccupata e di poter superare anche questo ostacolo. Ma perché Gisella si sentirebbe tanto sicura? I suoi detrattori parlano di amicizie influenti che la santona vanterebbe fra magistrati e alte gerarchie ecclesiastiche che potrebbero intervenire in suo favore ma il problema di Gisella rimane quello dei soldi.

Paola Felli

Più esattamente di dimostrare che non c’è nulla di sporco e che le donazioni, si parlerebbe di decine e decine di migliaia di euro, sarebbero state utilizzate a fin di bene e non per scopi personali. Qualcuno però non è convinto delle buone intenzioni della coppia che con la Madonna avrebbero ben poco da spartire:

“La cosa più disgustosa è stata la scena di vedere la sacra immagine della Madonna passata attraverso una Tacracconta Paola Felli, ex portavoce dei coniugi Cardia – per far vedere che non c’erano trucchi, né inganni. Poi ho ricevuto minacce per aver scoperto le magagne nei bilanci ed ho paura…”.

Poi la botta finale: il vescovo di Civita Castellana, monsignor Salvi, ha diramato un comunicato stampa nel quale si legge che in via Campo delle Rose, a Trevignano, non ci sarebbe stato alcun evento miracoloso. Nessuna manifestazione soprannaturale da parte di Gisella e della sua statua. Insomma la santona è stata sbugiardata su tutta la linea e adesso sono dolori.

Solo una settimana fa i coniugi Cardia avevano divulgato un comunicato stampa nel quale minacciavano denunce per calunnia e diffamazione rivolgendosi ai giornalisti di diverse testate televisive. La coppia si ritiene obiettivo di una gogna mediatica senza precedenti ma alla luce di quanto ha scritto monsignor Salvi la situazione piglia d’aceto. Che farà adesso la “falsa” santona di Trevignano? Millanterà ancora “santi in paradiso“? Che faranno i pellegrini che hanno creduto in stimmate e messaggi della Beata Vergine? Che cosa s’inventerà stavolta l’ex imprenditrice che moltiplicava pizze e ravioli?

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