La Mantide di Parabiago “colpisce” ancora: accusata anche dell’omicidio del secondo marito

Michele Della Malva morì nel 2011 in circostanze sospette. Il pm di Busto Arsizio riapre il “cold case”: fermato anche il presunto complice, ex cognato della vittima.

Milano – La Mantide di Parabiago “colpisce” ancora. Adilma Pereira Carneiro, la 49enne brasiliana già a processo con l’accusa di aver orchestrato l’omicidio del compagno Fabio Ravasio, è ufficialmente indagata anche per l’omicidio del secondo marito, un cold case” riaperto dopo 13 anni.

Ravasio è morto lo scorso 9 agosto a Parabiago, nell’hinterland milanese, travolto da un’auto che inizialmente sembrava pirata. Ma le indagini hanno appurato che si trattava di una messinscena architettata dalla donna per “eliminare” il 52enne e intascarne il patrimonio, circa 3 milioni di euro. Un piano spietato architettato insieme ad altre sette persone tra i quali un figlio e il fidanzato di un’altra figlia, promettendo a tutti qualcosa. Alcuni dei complici hanno confessato. Tutti quanti sono in carcere con l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione.

La morte di Michele Della Malva risale invece al 2011 dopo un breve matrimonio con la donna. I due si erano conosciuti nel 2006 mentre erano entrambi detenuti: lei condannata a 4 anni perché trovata in possesso di oltre 13 chili di cocaina, lui, vicino alla criminalità organizzata pugliese, ne stava scontando 29 per omicidio.

I due si erano conosciuti nell’ambito di un progetto per il reinserimento dei detenuti in società. E quando lei era tornata in libertà si erano sposati. Ma nel 2011, durante un permesso premio trascorso insieme alla donna, Della Malva è morto in circostanze “misteriose”. Sulle prime sembrava infarto, ma poi le indagini della Procura di Busto Arsizio avevano appurato che Della Malva era deceduto in seguito a un’intossicazione per aver ingerito cocaina in un sacchettino di plastica. Il giorno della sua morte, l’uomo si era sentito male verso le 5 del mattino, ma Pereira aveva chiamato i soccorsi 5 ore dopo, quando era ormai troppo tardi.

Ora le indagini sono state riaperte. A indagare sul caso è sempre il pm della procura di bustocca Ciro Caramore, lo stesso che ha coordinato anche le indagini per la morte di Ravasio. Oltre a formalizzare l’accusa di omicidio per Adilma, il pm ha dato mandato ai carabinieri di fermare l’ex cognato di Della Malva, 59enne vicino alle cosche calabresi con numerosi precedenti e residente a Quarto Oggiaro. L’uomo aveva all’epoca una relazione con la 49enne brasiliana e insieme a lei avrebbe architettato la morte del cognato per accaparrarsi i suoi beni, ossia una villetta a Vieste, una collezione di orologi di valore e tutto il denaro che teneva nascosto. Un piano diabolico, dettato dall’avidità proprio come quello realizzato l’anno scorso da Adilma per uccidere Fabio Ravasio. E che oggi, a distanza di 13 anni, sta tornando alla luce in tutto il suo orrore.

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