La grande ballata delle Generazioni tra identità, tecnologie e cambiamenti epocali

Dalla Generazione Perduta alla Beta: ecco come nove generazioni raccontano l’evoluzione della società, tra guerre, boom economico, internet e intelligenza artificiale.

Come è noto la demografia è la scienza che ha per oggetto lo studio delle popolazioni umane. Per realizzare la sua “mission” gli studiosi di questa materia hanno coniato una definizione per ogni generazione. È chiaro che le diversità siano tante, come abitudini, gusti sociali, socializzazione e uso delle tecnologie. In totale sono state completate 9 generazioni. Alle prime 4 è stato dato un appellativo, alle restanti è stata assegnata alcune lettere dell’alfabeto: X, Y, Z, Alpha, Beta. 

Si inizia con la “Generazione perduta” (1883-1900). Si narra che l’espressione si deve alla scrittrice statunitense Gertrude Stein e si riferisce ad un rimprovero di un proprietario di un garage fece ad un giovane meccanico che non era riuscito a riparare la sua auto in modo efficace, che apostrofò il malcapitato con “siete tutta una generazione perduta”.

La Greatest generation (1901-1927) vide i suoi membri subire la “Grande Depressione” del 1929 e essere chiamati alle armi per la seconda guerra mondiale

Greatest generation (1901-1927), i cui appartenenti fecero in tempo a subire la “Grande Depressione” del 1929 e essere chiamati alle armi per la seconda guerra mondiale, due momenti spiacevoli di cui avrebbero fatto volentieri a meno. L’opinione pubblica l’ha esaltata per l’impegno a favore della democrazia e libertà contro l’autoritarismo nazi-fascista.

Generazione silenziosa (1928-1945), così definita perché ha inciso poco nel contesto sociale senza alcuna spinta emotiva per il cambiamento. In compenso ha potuto godere della scalata dell’industria automobilistica e dell’avvento della televisione, nonché della comparsa dei primi computer.

Boomers (1946-1964), la generazione più prolifica grazie all’alto tasso di natalità. Il periodo fu caratterizzato dal “boom economico” e dalla presenza del movimento della pace e ambientalista. Una fase storica ricca di molti fermenti civili e culturali con la nascita di associazioni per i diritti civili, sorte in contrasto alla guerra del Vietnam, del movimento hippie, della conquista dello spazio e del dominio della televisione come strumento di comunicazione principale. Questa vivacità pare non sedurre le nuove generazioni, secondo cui sarebbero poco propensi ai nuovi approcci, egoisti e con poca familiarità con la tecnologia.

Generazione X (1965-1980) senza una precisa identità sociale e culturale. Tuttavia possiede maggiore conoscenza ambientale rispetto alle precedenti per il fatto di aver vissuto il disastro di Chernobyl e il problema del buco dell’ozono. Inoltre è stata catapultata nelle contestazioni del ‘68, l’autunno caldo del 1969 e le crisi energetiche del 1973 e 1979.

millennials
La Generazione Y o millennials (1981-1996), è la prima che ha avuto a che fare con l’arrivo di internet

Generazione Y o millennials (1981-1996), la prima che ha avuto a che fare con l’arrivo di internet, dei social media e dei vari device. Si è verificata una profonda trasformazione del mercato del lavoro, ma anche una particolare attenzione alla propria vita privata.

Generazione Z (1997-2012) che ha goduto di internet sin dall’infanzia, tanto che sono stati definiti “nativi digitali”. Ma ha anche manifestato predisposizione per le tematiche sociali e politiche, oltre che per ambiente, diversità e inclusività.

Generazione Alpha (2013-2024), nata immersa negli schermi digitali, diventati fulcro per la loro crescita e relazioni. L’Intelligenza Artificiale (IA) per loro è consuetudine nell’apprendimento e nel lavoro. La pandemia è stato un periodo che ha inciso molto nel loro processo educativo e di crescita. Generazione Beta (2025-2039), vivrà, con molta probabilità la crescita dell’IA e la sua influenza sulla vita quotidiana e sociale. Ma questa è una storia tutta da scrivere!

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