Non si può mai stare tranquilli. Nemmeno il tempo di prendere atto dell’Intelligenza Artificiale, che dobbiamo fare attenzione alle sue controindicazioni.
Roma – NewsGuard è un sito internet ideato per contrassegnare le notizie vere da quelle false con un’icona di colore verde oppure rosso. La selezione viene fatta grazie al contributo di uno staff competente, che valuta i domini secondo nove dimensioni di analisi, ciascuna con un proprio punteggio, da cui viene calcolato un indicatore numerico di sintesi.
Ebbene è stato riscontrato che sono in aumento i siti web con articoli “pressappoco scritti dall’IA” e utilizzati per trasmettere fake news e spam. Gli studiosi del settore, già qualche anno fa, avevano lanciato l’allarme su siti web pensati per l’occorrenza, adatti a copiare e incollare notizie o, addirittura crearne di false allo scopo di attrarre pubblicità dai clic che vengono effettuati a caso. Da quando l’IA ha fatto irruzione nelle nostre vite, si è assistito ad una proliferazione di siti con falsi contenuti che hanno, spesso, un linguaggio molle e frasi che si ripetono. Quest’ultimo è un tratto distintivo dell’IA. Per essere trasmesse, questo tipo di notizie si servono di siti generici nel nome e negli argomenti.
Basti ricordare siti come Biz Breaking News o Market News Report, le cui notizie sono attribuite ad autori falsi e che sono riassunte o riscritte di storie ricavate da testate più conosciute. Oggi i costi di produzione di un giornale sono diventati insostenibili. Per questo motivo molte testate si sono affidate all’IA i cui effetti non promettono nulla di buono. Fino a quando il valore del denaro avrà un valore preponderante, non ci si può meravigliare se l’aspetto etico dell’informazione non viene preso in considerazione. Purché ci siano le sostanziose entrate pubblicitarie, va bene tutto! Qualche volta succede che l’inventore si spaventi della sua invenzione.
È il caso di Geoffrey Hinton, che si è dimesso da Google, una delle più grandi aziende informatiche al mondo, per informare l’opinione pubblica dei rischi dovuti alla tecnologia. Informatico, è noto per i suoi contributi allo sviluppo dell’apprendimento automatico ed è considerato uno tra gli esperti più influenti nello sviluppo di quello profondo. Ha utilizzato la tecnica della retropropagazione nell’addestramento delle reti neurali, utilizzata nell’IA. Se volgiamo lo sguardo a 5 anni addietro, ci si rende conto dei miglioramenti raggiunti dall’IA. Si può senz’altro affermare che, ormai, ha sopravanzato quella umana in molte mansioni.
Tutti, dalle aziende ai centri di ricerca, assicurano un criterio responsabile nel suo utilizzo. Ma il timore di Hinton è che il meccanismo possa andare in una direzione non voluta. A tutt’oggi esistono modelli di IA da cui scaturiscono immagini, video e audio del tutti uguali a quelli reali e costituiscono dei veicoli di trasmissione delle fake news.
L’IA verrà utilizzata per sostituire migliaia di posti di lavoro. Infatti grandi aziende a livello mondiale parlano di molti licenziamenti in un futuro prossimo. Se non c’è una forte collaborazione e cooperazione tra scienziati, il rischio fondato è che l’IA potrebbe procedere anche senza l’intervento umano. Con esiti nefasti, perché, ad esempio, decidendo in autonomia, potrebbe lanciare un attacco nucleare. Scenari terrificanti e, finora, presenti solo nei romanzi horror o di fantascienza con le peggiori distopie. Forse si tratta di previsioni esagerate e pessimistiche, però, è meglio mostrare cautela che un entusiasmo infantile.