Le notizie sono poche e frammentarie ma pare che la polizia congolese e forze militari regolari abbiano avviato le indagini nel tentativo di identificare il commando di ribelli che avrebbe teso un agguato al convoglio dell'Onu.
Kinshasa – Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, è morto in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite a Goma, nella parte orientale del Paese. Ucciso anche un carabiniere della scorta e un autista del convoglio. Probabilmente si è trattato di un tentativo di rapimento finito male.
Attanasio, 43 anni, vissuto per anni a Limbiate, in provincia di Milano, si era laureato con lode alla Bocconi. Nel 2003 aveva intrapreso la carriera diplomatica. Al ministero degli Esteri è stato prima alla direzione per gli Affari Economici, Ufficio sostegno alle imprese, poi alla segreteria della direzione generale per l’Africa. Poi promosso vice capo segreteria del sottosegretario di Stato con delega per l’Africa e la Cooperazione Internazionale.
Nel settembre 2020 aveva ricevuto a Salerno il “Premio internazionale Nassiriya per la Pace 2020”, organizzato dall’associazione culturale “Elaia”. Premiata anche la moglie Zakia Seddiki, fondatrice e presidente dell’associazione umanitaria “Mama Sofia” che si occupa delle madri e dei loro bambini che vivono nelle aree più disagiate del continente africano. Era il più giovane ambasciatore italiano. Unanime il cordoglio istituzionale e della diplomazia di tutto il mondo.