La rivolta partita da un detenuto “speciale” che ha sfondato il cancello. Colleghi colpiti, personale minacciato e celle strapiene.
Bologna – Si è verificato un altro grave episodio di disordine all’interno della Casa Circondariale “Rocco D’Amato”. Un detenuto sottoposto al regime di sorveglianza particolare di cui all’art. 14-bis dell’Ordinamento Penitenziario è riuscito a danneggiare il cancello della propria sezione, forzandolo e uscendo dall’area di contenimento. Successivamente, il soggetto si è diretto verso la porta d’ingresso del reparto, minacciando di voler uscire e creando forti disguidi e momenti di tensione.
In un altro episodio, un detenuto ha preso del vitto e lo ha lanciato contro un collega al secondo piano del reparto giudiziario, creando ulteriori momenti di tensione e mettendo a rischio la sicurezza del personale.
In aggiunta, un altro collega è stato aggredito da un altro detenuto, evidenziando come la situazione rimanga estremamente critica per gli operatori all’interno dell’istituto.
Il regime di sorveglianza particolare, previsto dall’articolo 14-bis dell’Ordinamento Penitenziario, si applica ai detenuti che, per la loro condotta violenta, minacciosa o gravemente indisciplinata, rappresentano un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza dell’istituto. Tale regime comporta restrizioni nella socialità, nella partecipazione alle attività comuni e una più intensa sorveglianza da parte del personale, al fine di prevenire episodi di turbativa.
Nonostante queste misure, gli episodi hanno messo in serio pericolo il personale di servizio e quello sanitario, oltre agli operai di una ditta esterna impegnata nei lavori di manutenzione, con numerosi attrezzi da lavoro presenti nei locali.
Solo grazie al tempestivo e professionale intervento dei colleghi della polizia penitenziaria la situazione è stata riportata sotto controllo, evitando conseguenze ben più gravi. A loro va il nostro più sincero plauso per il coraggio e la prontezza dimostrata.
Il Segretario Regionale della Confederazione Sindacale Penitenziaria (CON.SI.PE.), Giuseppe Navarra, dichiara: “La situazione all’interno della Casa Circondariale di Bologna è ormai al limite. Abbiamo superato le 800 presenze, a fronte di una capienza regolamentare di circa 457 posti. Con l’arrivo di ulteriori detenuti, il rischio che la situazione possa sfuggire di mano è concreto. Ormai i disordini e le aggressioni sono all’ordine del giorno. Fino a quando dovremo assistere a questo caos?
Quanti episodi devono ancora accadere prima che vengano prese decisioni concrete? Ogni giorno senza interventi immediati aumenta il rischio e mette a dura prova chi lavora con coraggio e dedizione. Si chiede un intervento immediato da parte dei vertici dell’amministrazione penitenziaria affinché la situazione, ormai diventata insostenibile, rientri in una condizione di lavoro sostenibile presso la Casa Circondariale Rocco D’Amato di Bologna.”
Episodi di questo tipo, ormai sempre più frequenti, impongono un intervento immediato da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per garantire la sicurezza del personale e la tutela dell’incolumità di tutti gli operatori che quotidianamente svolgono il proprio lavoro con dedizione e senso del dovere. La polizia penitenziaria non può essere lasciata sola.