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Indicativi i risultati delle amministrative

Il “partito degli astensionisti” mantiene le posizioni delle scorse tornate elettorali e in alcuni casi acquista ulteriori consensi. I risultati di alcuni capoluoghi di provincia saranno indicativi per l’orientamento politico degli elettori a sette mesi dall’insediamento del Governo Meloni.

Roma – Oggi si concludono alle 15,00 le votazioni delle elezioni amministrative con il ballottaggio in 41 Comuni fra i quali 7 capoluoghi di provincia sul cui esito si misurerà il risultato politico della competizione amministrativa. Al primo turno il centrodestra ha vinto in quattro capoluoghi, il centrosinistra in due. In Sicilia, invece, si vota per il primo turno in 128 Comuni con eventuale ballottaggio nelle città sopra i 15mila abitanti in programma l’11 e 12 giugno.

Sull’isola c’è massima attenzione per la sfida elettorale nelle quattro grandi città – Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani – ma i fari sono puntati soprattutto a Catania, dove sono arrivati la premier Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani per tirare la volata a Enrico Trantino (FdI), il candidato sindaco attorno al quale si è compattata la coalizione che punta a riprendere il comando della città dopo la tormentata esperienza di Salvo Pogliese (FdI).

Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani

Maurizio Caserta è il candidato dell’area progressista, il quale insieme ad altri candidati civici cercano spazio e di arrivare almeno al ballottaggio. Si vota per le elezioni amministrative anche in 39 Comuni della Sardegna. Solo due i Comuni che superano la soglia dei 15mila abitanti e che dunque potranno andare al ballottaggio l’11 e 12 giugno. Si tratta delle città di Assemini (Cagliari) e Iglesias (Sud Sardegna). Due quelli che fanno parte della Città metropolitana di Cagliari, Decimomannu e Assemini. Lo scrutinio comincerà subito dopo la chiusura delle urne. Si chiude oggi, dunque, la partita delle elezioni amministrative nelle Regioni a statuto ordinario. Si apre, invece, il primo round della sfida nei Comuni siciliani che vanno al voto. Nel primo caso, per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, il centrodestra ha eletto quattro sindaci, strappando Latina e confermando la guida di Sondrio, Treviso, e Imperia, al primo turno.

Mentre il centrosinistra ha vinto in due capoluoghi, Brescia e Teramo, dove già governava. L’asticella del Pd è fissata a quota cinque, tante sono città in cui i dem puntano a vincere ai ballottaggi. La segretaria Elly Schlein ha mobilitato, la scorsa settimana, l’intero stato maggiore per portare avanti quella campagna pancia a terra vista nei giorni precedenti al primo turno. Ma l’emergenza in Emilia-Romagna ha costretto tutti a tirare il freno a mano. Queste le città su cui puntano i dem: Vicenza, Massa, Pisa, Siena ed Ancona. Il centrodestra, dopo la sconfitta a Brescia al primo turno, non ha replicato iniziative unitarie in vista dei ballottaggi. Ma si è ritrovato in Sicilia, a Catania, per sostenere Enrico Trantino. Il candidato di FdI dovrà vedersela, come detto, con Maurizio Caserta, sostenuto da Pd, Verdi e Sinistra Italiana e M5s.

Nella giornata di sabato 28 maggio in alcuni Comuni aveva votato il 10% degli elettori

La coalizione di governo punta alla vittoria al primo turno a Catania (dove la soglia per vincere è il 40%) e ad almeno due o tre vittorie ai ballottaggi nei capoluoghi di provincia. In particolar modo, conta di riuscire a non cedere al centrosinistra tutte e tre i Comuni toscani contesi. In casa Pd circola ottimismo. C’è la consapevolezza che ai ballottaggi ci sono due o tre elementi che giocano a favore del centrosinistra e che potrebbe portare la vittoria anche in quelle realtà sulla carta più difficili. Vedremo anche le percentuali di affluenza definitive.

L’astensione, purtroppo, sta avendo sempre più consistenza in ogni tipo di elezioni. Ancora, comunque, i seggi sono aperti e già è stata avviata una polemica sulla chiusura della campagna elettorale del centrodestra a Catania, tanto che finisce in Vigilanza Rai. Il comizio nella città siciliana dei maggiori leader è stato trasmesso in diretta su RaiNews24 e questo, sottolinea ora la presidente della commissione parlamentare di Vigilanza (del M5s), potrebbe essere una “violazione importante” delle regole a cui deve essere sottoposto il servizio pubblico.

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