Inchiesta cooperative, la moglie di Soumahoro e la suocera tornano in libertà

Il tribunale di Latina ha revocato gli arresti domiciliari per Liliane Murekatete e la madre Marie Therese Mukamatsindo.

Latina – Il tribunale di Latina ha revocato gli arresti domiciliari per Liliane Murekatete, moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, e Marie Therese Mukamatsindo, suocera del parlamentare. Revocato al cognato Michel Rukundo l’obbligo di dimora. La decisione dei giudici, che hanno accolto l’istanza degli avvocati Lorenzo Borrè, che difende Murekatete, e Francesca Roccato, è stata presa alla luce del venir meno delle esigenze cautelari.

Il collegio che ha rimesso in libertà la moglie di Soumahoro è lo stesso del tribunale di Latina davanti al quale è in corso il processo sulle cooperative coinvolte nella gestione di richiedenti asilo e di minori non accompagnati. Le accuse contestate a vario titolo e a seconda delle posizioni sono di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio.

La moglie e la suocera di Soumahoro

Per Liliane Murekatete e la madre i giudici hanno ora disposto l’obbligo di firma quotidiano, mentre per Rukundo è stato concesso lo stesso obbligo ma solo per tre giorni alla settimana. La moglie, la suocera e il cognato di Soumahoro, eletto con Alleanza Verdi-Sinistra e oggi nel gruppo Misto, a inizio aprile erano stati rinviati a giudizio dal gip del tribunale di Latina, Giulia Paolini, che aveva accolto le richieste del pm Giuseppe Miliano. I tre sono indagati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Latina sulla gestione dei fondi pubblici erogati dalla coop Karibu e dal consorzio Aid. 

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