coltellate al padre: arrestato dai carabinieri

Incendia camper con a bordo sorella e nipotina: 42enne in manette a Torino

La ritorsione dopo una lite tra famiglie rom rivali ad una festa di nozze. I carabinieri a caccia di due complici.

Torino – Un uomo di 42 anni, di origini rom, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino con l’accusa di tentato omicidio aggravato e porto di bottiglie incendiarie. Il drammatico episodio risale alla notte tra il 14 e il 15 febbraio 2025, quando l’indagato, insieme a due complici ancora da identificare, avrebbe dato fuoco a un furgone parcheggiato tra corso Taranto e via Mascagni, nel quartiere nord della città. All’interno del veicolo si trovavano la sorella dell’uomo e la nipotina di sei anni, che sono riuscite a sfuggire alle fiamme uscendo appena in tempo.

Il 42enne avrebbe agito per vendetta, a seguito di una lite scoppiata durante una festa nuziale tra due famiglie rom rivali. Dopo il diverbio, l’uomo si sarebbe diretto con i complici verso l’area di parcheggio dove risiedeva la famiglia avversaria – tra cui la sorella e la nipotina – e avrebbe lanciato bottiglie incendiarie contro il furgone. Il mezzo, utilizzato come abitazione improvvisata, è stato rapidamente avvolto dalle fiamme, ma le due occupanti sono scampate alla tragedia per un soffio. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno domato l’incendio, evitando che si propagasse ad altri veicoli.

Secondo gli inquirenti, il movente affonda le radici in una faida familiare esplosa durante il matrimonio. Testimonianze e rilievi hanno permesso di identificare il 42enne come il principale responsabile del gesto, descritto come un’azione premeditata e mirata. La presenza della sorella e della nipotina nel furgone non hanno fermato l’uomo che adesso affronta accuse pesanti: tentato omicidio aggravato dalla modalità incendiaria e dal rischio per vite innocenti, oltre al possesso illecito di bottiglie molotov.

Dopo settimane di accertamenti, i carabinieri hanno stretto il cerchio attorno al sospettato, arrestandolo nella giornata di ieri. L’uomo, che non ha opposto resistenza, è stato trasferito nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, dove attende l’interrogatorio di garanzia. Intanto, le indagini proseguono per identificare i due complici, che avrebbero partecipato all’azione senza lasciare tracce evidenti. Gli investigatori stanno analizzando filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e interrogando testimoni per ricostruire ogni dettaglio della notte del rogo.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa