Anche nella città dell’eurodeputata di Avs uno striscione la accusa: “la sua coerenza è comica, visto il suo status da piccola borghese”.
Roma – Il caso Ilaria Salis continua a dividere, non solo la politica. Anche a Monza, la sua città, c’è chi ha voluto prendere le distanze con la concittadina diventata nota per i fatti in Ungheria che l’hanno tenuta distante da casa oltre un anno. Uno striscione con la scritta: “Salis, Monza non ti vuole”, è stato esposto all’ingresso della città, proprio nel punto in cui la neo eurodeputata si era fatta fotografare quando era tornata in Italia, dopo 16 mesi di detenzione tra carcere e domiciliari a Budapest dove è a processo con l’accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni estremisti di destra (la foto del ritorno al fianco del cartello “Monza” era stata pubblicata dalla Salis sui suoi profili social).
Anche nell’agone politico la polemica per quella elezione a Bruxelles si è mai sopita. E infatti, Matteo Salvini stronca Nicola Fratoianni sul tema delle case occupate sollevate dopo il caso di Ilaria Salis. “Mentre la Lega con il Salva-Casa libera milioni di proprietà ostaggio della burocrazia, questa orrenda sinistra da centro sociale rivendica con orgoglio le occupazioni abusive. Semplicemente vergognoso, un invito all’illegalità e alla prepotenza, uno schiaffo ai cittadini perbene. Del resto basta vedere chi candidano…”, tuona in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook il vicepremier e leader della Lega, commentando le parole del leader di Sinistra italiana e deputato di Avs, che aveva detto: “Ilaria Salis rivendica la militanza nel movimento di lotta per il diritto alla casa? Mi ritrovo nelle battaglie per questo diritto, anche nelle occupazioni”.
Anche Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, attacca Fratoianni: “Ilaria Salis, neoeletta al Parlamento Europeo, e sulla sua scia Nicola Fratoianni, co-leader dell’Alleanza Verdi e Sinistra rivendicano le occupazioni abusive delle case arrivando addirittura a non considerarlo reato ma una legittima protesta. Fratelli d’Italia, invece, rivendica le norme varate finora per garantire il diritto alla casa, per agevolare i giovani e le coppie nell’acquisto della prima abitazione e soprattutto per difendere i proprietari di casa dall’illegalità delle occupazioni con pene più severe e procedure di sgombero più veloci”.
“Per noi la casa è di chi se l’è onestamente comprata non di chi se la prende con la violenza”, conclude Malan. “Mi chiedo quale sia al riguardo la posizione di Pd e M5s, e degli altri componenti del campo largo. Se a loro va bene il campo largo dell’illegalità e del sopruso, FdI resta per il rispetto della legge e dei diritti”. E tornando allo striscione esposto a Monza, a esporlo sono stati alcuni esponenti di “Brianza in trincea“, parte del movimento di estrema destra della “Rete dei patrioti“. Lo striscione è stato esposto nel tardo pomeriggio di sabato 22 giugno.
“Grazie al ‘soccorso rosso’ dell’instancabile Fratoianni e di Avs, la compagna è riuscita a evitare una condanna certa in terra magiara – commenta il movimento in un comunicato a cui ha allegato l’immagine dello striscione -; Salis, dal canto suo, non ha a carico suo solo questi ultimi fatti, ma anche altre precedenti condanne, tra cui le more creditizie in merito ad immobili da lei occupati. La coerenza di tale elemento è comica, visto e considerato il suo status da piccola borghese: colei che combatte contro il mostro capitalista, è al tempo stesso residente a ridosso della nostra magnifica Villa Reale e delle tante ville adiacenti”.