Sono ben 665 i milioni sottratti allo Stato: le cifre record su 75.910 controlli, quasi l’80% ha portato a scoprire l’irregolarità.
Roma – Ogni giorno emergono da un capo all’altro d’Italia notizie e inchieste sulle truffe legate al reddito di cittadinanza. Cifre astronomiche, quasi da record, che alimentano le polemiche della maggioranza contro gli “artefici” di questa misura. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, fa notare come “a distanza di anni, non cessano di venire alla luce gli effetti disastrosi dei provvedimenti ideati dal Movimento Cinque Stelle. Le truffe legate al Reddito di Cittadinanza, che hanno portato alla sottrazione di 665 milioni di euro”, e che “rappresentano un attacco gravissimo al principio di solidarietà sociale su cui si fonda l’Italia”.
Da quando il reddito è stato introdotto, traccia il bilancio Bignami, “le forze dell’ordine hanno effettuato 75.910 controlli, di cui il 79,5% ha portato alla scoperta di irregolarità. Fa riflettere – prosegue – come dalle analisi risulta che circa l’80% dei fondi verificati dalla Guardia di Finanza sia stato indebitamente percepito. Questa situazione si somma alla gravità delle frodi legate ai bonus edilizi che, come rilanciato dal quotidiano il Foglio, riguardano oltre 15 miliardi di euro di illeciti. Ecco il risultato – conclude – delle politiche populiste e demagogiche targate 5 Stelle: strumenti economici che potevano sostenere famiglie e imprese, finiti nelle mani di disonesti senza scrupoli”.
“Truffe per 665 milioni di euro che vedono coinvolti oltre 62 mila ex percettori del reddito di cittadinanza individuati dalla Guardia di Finanza senza che ne avessero i requisiti. Ed è solo la punta di un iceberg”, dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia. “A questi – afferma – si aggiunge la voragine dei bonus edilizi e relative truffe per circa 17 miliardi. Quando è partita la misura nel 2019 non era previsto nessun controllo preventivo e l’erogazione avveniva automaticamente solo sulla base dei dati auto dichiarati mentre i controlli venivano fatti successivamente e solo su segnalazione delle forze dell’ordine o dell’autorità giudiziaria. In questo 50% c’è di tutto, dai criminali e usurai ai finti nullatenenti, da chi dichiarava di aver ricevuto una riduzione dell’orario di lavoro a chi dichiarava di aver perso il lavoro con contratto indeterminato”.
Capitolo a parte, prosegue Ricchiuti, “quello degli extracomunitari, moltissimi dei quali hanno ricevuto il sussidio avendo richiesto il codice fiscale poco prima della presentazione della domanda e nonostante non risiedessero in Italia da almeno 10 anni. Misure anche giuste nell’intento iniziale ma scritte malissimo e gestite peggio. Denaro pubblico difficilmente recuperabile. Un mostruoso spreco di risorse che impegneranno le prossime manovre finanziarie e che pagheranno i nostri figli e nipoti. Gli autori di questi danni dovrebbero nascondersi, invece fanno ancora i “professori” e cercano di spiegarci come si dovrebbero investire le risorse per esempio per diminuire le liste d’attesa nella sanità che non ci sono anche per causa loro”.
Il cavallo di battaglia grillino e poi contiano, secondo le indagini delle Fiamme Gialle, avrebbe causato una perdita di denaro enorme per lo Stato e quindi, di conseguenza, per tutti i contribuenti italiani. Tra le truffe più gravose, quella scovata dalla procura di Milano grazie alle indagini della Guardia di Finanza di Cremona e di Novara che hanno portato a metà 2022 ad un totale di 21 arresti per associazione per delinquere, truffa aggravata ed estorsione. I dati della Guardia di Finanza ci dicono che dietro a queste persone si nascondo soggetti spesso appartenenti alla criminalità organizzata e soggetti compiacenti.