I carabinieri dell’Arte restituiscono alla Grecia cinque antiche monete

I reperti erano in vendita su siti e-commerce: risalgono al periodo classico ed ellenistico e uno ritrae Alessandro Magno.

Monza- Sono state restituite nelle mani dell’Ambasciatrice di Grecia in Italia, S.E. Eleni Sourani, cinque monete coniate nell’antica Grecia. I preziosi reperti sono stati individuati dai Carabinieri del Nucleo TPC – Tutela Patrimonio Culturale di Monza durante alcuni controlli sui siti di e-commerce e subito sequestrati. Le monete, di grande valore storico, erano state poste in vendita alla cifra di 1.500 euro.

Tra le monete, tutte databili tra il periodo “classico” (V secolo a.C.) e quello ellenistico (IV-II secolo a.C.), figura un tetradramma ateniese, che mostra sul dritto la dea Atena e sul rovescio la civetta, suo animale simbolo, appollaiata su un’anfora, riferimento alle produzioni e ai commerci su cui si fondava la ricchezza dell’Attica.

Le cinque monete recuperate dai carabinieri

Un altro tetradramma è riferibile ad Alessandro Magno, ritratto sul diritto ricoperto dalla pelle di leone a sottolinearne l’identificazione con Eracle che, dopo aver ucciso il leone di Nemea si era rivestito delle sue spoglie. Al rovescio vi è invece l’immagine di Zeus, padre degli dei, di cui lo stesso sovrano macedone si considerava figlio, come rivelatogli dall’oracolo di Amon nell’oasi di Siwa.

Rimandano invece ai culti cari agli abitanti di Thassos le raffigurazioni di Dioniso e Eracle presenti sui altre due monete: il primo allude alla produzione del vino, sin dall’antichità fiore all’occhiello dell’isola, mentre il secondo rappresenta la divinità protettrice del luogo, identificata come tale dalla scritta “Soter”, salvatore.

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