Lo rivela uno studio canadese che ha analizzato 315 famiglie e 800 piccolissimi in età prescolare in Scozia e Canada.
Roma – Smettiamo di torturare i bambini piccoli con i tablet? Sembra che ci sia un copione che si ripete all’infinito: i genitori lasciano i propri figli piccoli trastullarsi con i tablet invece di intrattenerli personalmente. Questi bambini restano incollati agli schermi, sedotti ed estasiati, mentre i genitori, sollevati, godono di qualche ora di libertà. Tuttavia, studi recenti mostrano che l’uso prolungato dei dispositivi digitali ha effetti negativi sui bambini, soprattutto quelli sotto i 3 anni.
Le piccole creature che utilizzano gli schermi per più di un’ora al giorno fino a 3 anni e mezzo manifestano spesso scatti d’ira e hanno difficoltà a gestire rabbia e frustrazione. Dai 4 ai 5 anni, inoltre, tendono a diventare dipendenti dagli schermi. Questi non sono solo i punti di vista di chi preferisce un’educazione più tradizionale, ma i risultati di uno studio canadese pubblicato il 12 agosto scorso su “Jama Pediatrics”, rivista medica mensile dell’American Medical Association. Lo studio ha analizzato 315 famiglie e 800 bambini in età prescolare in Scozia e Canada.
I genitori, sottoposti a test tra il 2020 e il 2022 con i loro figli di 3 anni e mezzo, 4 e 5 anni e mezzo, hanno affrontato un fenomeno chiamato “disregolazione emotiva”, cioè un’interruzione dei processi mentali che regolano le attività di cervello, mente e corpo. I bambini esposti a schermi per lunghi periodi mostravano sentimenti di rabbia e frustrazione. L’uso prolungato del tablet per oltre un’ora al giorno aumentava del 22% la probabilità che questi bambini esprimessero rabbia rispetto ai loro coetanei non esposti.
All’età di 5 anni e mezzo, questi bambini erano ancora più dipendenti dagli schermi, con un utilizzo maggiore di 0,28 ore rispetto a quelli che non avevano usato dispositivi. Secondo i ricercatori, questa incapacità di gestire le emozioni è legata a un ciclo negativo della regolazione emotiva. Tra i 3 e i 5 anni, infatti, si impara a regolare le emozioni attraverso il gioco e l’interazione con altri bambini. La mancanza di questi elementi, sostituiti dalla tecnologia, sembra spiegare l’aumento di rabbia e frustrazione.
La Società Italiana di Pediatria (SIP) consiglia di ridurre al minimo l’uso degli schermi, raccomandando di evitare qualsiasi dispositivo fino ai 2 anni e limitare l’utilizzo a un’ora al giorno tra i 2 e 5 anni. La vera sfida, però, sta nel definire chiaramente cosa significhi “minimo” e chi abbia l’autorità di stabilirlo. La SIP suggerisce anche di dedicare più tempo alla relazione familiare, spesso trascurata a causa della tecnologia, riscoprendo il piacere di dialogare e stare insieme.