Governo atto primo: aiuti agli italiani

Quasi dieci miliardi che dovrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno per cittadini e imprese. Purtroppo ripartiranno anche le trivelle in mare ma non si può continuare a dipendere dagli altri negli energetici. Intanto si parte e vedremo come Meloni e i suoi proseguiranno nel secondo atto e cosi di seguito sino alla vera ripartenza del Bel Paese.

Roma – Si risale la china, almeno cosi sembra. Approvato dal Consiglio dei Ministri il Dl Aiuti quater, finanziato con il tesoretto da 9,1 miliardi di euro. Ovvero con risorse provenienti dall’extragettito fiscale che è stato autorizzato dal Parlamento per finanziare interventi contro il caro energia. Si tratta di una serie di misure pensate per sostenere gli sforzi di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e la corsa dell’inflazione. Così dopo l’ok alla Nadef della scorsa settimana, il governo Meloni propone un primo intervento di sostegno economico, in attesa dell’approvazione entro fine anno della manovra finanziaria.

Le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023. Cambia nuovamente il tetto per l’utilizzo del contante e, così, mentre dal 1° gennaio 2023 doveva scendere a un massimo di mille euro in luogo dei duemila attuali, ora invece dall’inizio del nuovo anno crescerà a 5 mila. Tra le misure destinate a generare dibattito la modifica del superbonus edilizio 110%, con la riduzione al 90% e l’inserimento di una serie di paletti per poterne usufruire.

Il testo prevede l’anticipazione della rimodulazione al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e l’introduzione della possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni a condizione che si tratti di prima casa e si trovino sotto una determinata soglia di reddito, 15mila euro l’anno per l’esattezza innalzato in base al quoziente familiare. Il ministro dell’Economia aveva annunciato modifiche selettive al Superbonus, parlando un provvedimento ritenuto dal governo troppo costoso per la platea ridotta di cittadini che ha potuto beneficiarne.

Il testo del Dl Aiuti quater prevede anche un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Vi sono anche 1,3 miliardi di euro che dal 19 novembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022 permetteranno uno sconto fiscale sulle accise di benzina e diesel che conferma, in tal modo, il taglio di 30,5 centesimi al litro, considerato anche l’effetto sull’Iva. Per il Gpl lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg, che sale a circa 10 centesimi considerando soprattutto l’impatto sull’Iva. Spazio anche all’innalzamento nel 2022 del tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” aziendali fino a tremila euro. Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a rendere più pesanti gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze.

Il Dl Aiuti quater prevede anche l’ok alla ricerca di nuovi giacimenti di idrocarburi in mare, a condizione che siano ad oltre 9 miglia dalla costa della zona interessata e che non ci siano fenomeni di subsidenza nella zona, cioè un lento e progressivo sprofondamento del fondo del bacino marino. Speriamo.

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