Nel novembre del 2016 Giusy Ventimiglia sparisce nel nulla dopo un caffè con un’amica? Dopo 12 anni la vicenda è rimasta irrisolta.
Bagheria – La storiaccia si consuma nel Comune del Palermitano il 13 novembre 2016. Quel giorno Giusy Ventimiglia si allontana da casa per trascorrere una mattinata che, apparentemente, sarebbe dovuta scorrere liscia come tante. La donna non porta con sè alcun bagaglio. Indossa una mantella rossa, jeans e scarpe da ginnastica bianche e grigie. Un’amica della donna, tale Floriana, riferirà agli inquirenti di aver preso un caffè in compagnia di Giusy in un bar del paese, tra le 7.30 e le 10.30 del mattino, prima di sparire nel nulla. I carabinieri accerteranno che quella domenica il bar in questione era chiuso. Una delle tante discrepanze riscontrate durante le indagini.
Appena passate le 10.30 due conoscenti la notano in via del Fonditore, a circa 500 metri dal luogo dove si era intrattenuta con l’altra giovane. È una strada sorvegliata da numerose telecamere, ma nessuna di queste riesce a riprendere l’attimo in cui Giusy scompare nel nulla. Un vuoto inspiegabile, in un’area sotto stretta osservazione elettronica.
Una vita difficile
La vita di Giusy è segnata da eventi dolorosi fin dall’adolescenza. A 14 anni si era innamorata di un uomo con cui decide di fuggire di casa, la tradizionale “fuitina”, a cui seguirà un matrimonio. Quella che sembrava una scelta d’amore si trasformerà col tempo in un incubo: l’uomo si rivela violento e pericoloso. Dopo la nascita del loro figlio, il rapporto si incrina definitivamente. La separazione è inevitabile e Giusy torna a vivere nella casa del padre, portando con sé il bambino e le ferite di una relazione malata e troppo pesante per la sua giovane età. Arrivano così anni instabilità emotiva, depressione e disturbi alimentari.

Le indagini e l’omertà del paese
I vani tentativi di ritrovamento portano carabinieri, vigili del fuoco e unità cinofile a perlustrare vaste aree rurali nei dintorni di Bagheria, tra cui le contrade Cordova e Dolce Impoverile: quasi 10 ettari di territorio rivoltati come un calzino, purtroppo senza successo. Un testimone riferisce che alcuni giorni prima della scomparsa Giusy Ventimiglia sarebbe salita a bordo di un’auto color amaranto, ma non ci sono prove su eventuali appuntamenti tra la donna scomparsa e il proprietario dell’auto.
In giro regna un silenzio feroce. Il fratello Salvo esprime rabbia verso questa omertà mai sopita negli anni: “Non mi avete mai chiamato per fornire informazioni utili alle indagini. Perché?”, si chiede l’uomo in uno dei suoi accorati appelli pubblici.
Anche Carmelo, il figlio di Giusy, oggi 26enne, rompe il silenzio per la prima volta durante una trasmissione televisiva nel 2024. All’epoca della scomparsa aveva 17 anni, e ricorda ancora l’ultimo abbraccio con la madre, prima del suo trasferimento a Milano. “Finché non si saprà la verità avrò un vuoto dentro”, dice il giovane con la voce carica di sofferenza.

Il figlio della vittima sottolinea altresì la fragilità della madre e il suo desiderio di proteggerla dalle persone che “volevano approfittarsene”, sentendosi però impotente a causa della tardiva scoperta di quel maledetto lato oscuro.
Dalla sparizione all’ipotesi di omicidio
Nel 2020, la Procura di Termini Imerese cambia orientamento, passando da un’indagine per sequestro di persona all’apertura di un fascicolo per omicidio volontario che non ha portato a nulla se non alla prossima archiviazione. Anche il fratello Salvo auspica l’archivio per la vicenda giudiziaria che ha coinvolto la sorella cosi da avere la possibilità di accedere agli atti per proseguire più agevolmente nella ricerca della verità.
A 12 anni dalla scomparsa di Giusy Ventimiglia gli interrogativi rimangono numerosi. È davvero insospettabile l’uomo dalla macchina color amaranto a bordo della quale sarebbe salita Giusy qualche giorno prima di quel maledetto 13 novembre? Com’è possibile che la donna non abbia lasciato alcuna immagine di sé in nessuna telecamera di sicurezza lungo l’ultima strada percorsa? Il passato tormentato della donna può avere avuto implicazioni nella sua scomparsa?
Il Salvo Ventimiglia si domanda anche se l’ultima persona ad aver visto la sorella sappia qualcosa. Questa persona è l’amica Floriana, alla quale Giusy potrebbe aver confidato qualcosa. In questa direzione non si sarebbe venuti a capo di nulla. Sarebbero diverse le persone che a Bagheria sanno della brutta fine di Giusy ma nessuno osa fiatare per paura. Ieri come oggi.