veggente e stigmatizzata

Gisella se ci sei batti un colpo!

La presunta veggente stigmatizzata non risponde alle domande dei giornalisti e si fa negare anche per chi intende chiarire certi aspetti imbarazzanti di una vicenda che potrebbe finire a breve nelle aule di giustizia. Si parla di soldi, di supposti miracoli, di terreni con costruzioni abusive, di guarigioni e di altre iniziative poco chiare che rischiano di sfociare in abuso della credulità popolare.

TREVIGNANO ROMANO (Roma) – Solo vento e freddo sul promontorio delle apparizioni in via Campo delle Rose. E non c’è anima viva nel raggio di chilometri. Il silenzio avvolge il campo recintato di proprietà di un’associazione che fa capo a Maria Giuseppa Scarpulla, 53 anni, meglio conosciuta come Gisella Cardia, dal cognome del marito, sedicente veggente e stigmatizzata che in questa vasta proprietà ha eretto una sorta di santuario.

Il santuario mariano di via Campo delle Rose

In mezzo e sedie e panche si erge la teca con la riproduzione di una Madonna, la stessa che lacrimerebbe sangue da almeno 7 anni ovvero da quando i coniugi Cardia tornarono da Medjugorje con una statuetta della Beata Vergine che, una volta rientrati in casa, iniziava a versare dagli occhi una liquido rosso simile al sangue. Da allora Gisella, ex imprenditrice siciliana nel ramo delle ceramiche con qualche problema di bancarotta sulle spalle, afferma di essere la tramite terrena a cui la Mamma di Gesù si affiderebbe per parlare con i fedeli tramite messaggi dal significato spesso apocalittico.

Poi ci sarebbero le stimmate, per altro “certificate” dal medico neurologo No-vax Rosanna Chifari Negri, del Movimento Ippocrate:

”Sono dei veri e propri buchi sanguinanti, ma non in forma emorragica – afferma in tv la professionista – i quali profumano intensamente di fiori e, a quanto pare, comparirebbero spontaneamente senza impedire il corretto funzionamento delle estremità: in una situazione clinica normale, una ferita di questo tipo comporterebbe una sintomatologia molto eclatante e grave. Invece le sue mani, malgrado le lesioni, si muovono normalmente. Le ferite scompaiono da sole, senza lasciare segni o cicatrici, dopo le 15 del Venerdì Santo”.

Rosanna Chifari Negri

Ma c’è di più. Oltre ai segni divini sul corpo il marito della veggente, Gianni Cardia, ha riferito anche di croci di sangue e scritte in aramaico comparse sulle pareti di casa. Le scritte sarebbero state tradotte da un sacerdote e assumerebbero un significato ancora più inquietante, se solo ne fosse dimostrata l’autenticità: Io sono la trinità, ci sarebbe scritto sulle mura di casa Cardia. Vero o falso?

Poco dopo le 10 davanti al cancello di quello che sembra il recinto di un lager troviamo Jimmy Ghione di Striscia la Notizia intento a realizzare un servizio sulle presunte irregolarità della realizzazione del “santuario” di Gisella Cardia che ricadrebbe, almeno in parte, sul territorio adibito a Parco naturale regionale la cui direzione pare abbia depositato una denuncia presso la Procura della Repubblica di Roma.

Sembra anche che mesi addietro un’associazione di appassionati di ultraleggeri avesse protestato per un presunto sconfinamento del perimetro del “luogo di preghiera” di fatto aperto al pubblico solo in occasione di apparizioni e messaggi mariani. Lo scorso 3 aprile non c’erano migliaia di persone, men che meno autobus e comitive provenienti da tutta Italia. Forse c’erano 300 persone scarse a dire di alcuni abitanti della zona, dove si arriva dopo aver percorso una stradina sterrata zeppa di buche.

Jimmy Ghione davanti al santuario mariano di Trevignano

Fra questi fedeli irriducibili, praticamente quasi tutti residenti a Trevignano e paesi limitrofi, c’erano anche alcuni malati che chiedevano il miracolo. Un paio di loro, fra cui una bambina, riferiscono della scomparsa delle patologie di cui erano affetti ma non c’è certezza clinica sulle loro affermazioni. Poi un’altra tegola si sarebbe abbattuta sulla tanto chiacchierata “santona” di Trevignano, come qualche detrattore usa chiamare l’ex titolare di “Maiolica Italiana” oggi carismatica di Nostra Signora. Un detective privato si sarebbe recato in casa della donna per fare il proprio lavoro. Il professionista taglia corto:

”Abbiamo avuto mandato da alcuni fedeli di Trevignano per indagare – dice l’uomo durante un’intervista – e abbiamo redatto anche una regolare denuncia che adesso andremo a depositare ai carabinieri qualora la signora Scarpulla non dovesse farci entrare…Qualcosa non va perché, come stiamo verificando, ci sarebbero anche dei soldi versati su alcuni conti correnti di associazioni...Poi volevo accertare se queste stimmate ci fossero davvero o meno..”.

A che cosa si riferisce lo Sherlock Holmes dal forte accento romanesco? Ai 50 euro che ogni socio dovrebbe sborsare per aderire al sodalizio mariano? Oppure alle offerte, piuttosto congrue, che alcune persone avrebbero fatto a Gisella a fronte di preghiere taumaturgiche? E che dire della moltiplicazione della pizza, raccontata in diretta dalla stessa Gisella?:

Anche un detective sulle tracce di Gisella

”Una mia amica portò per me e mio marito una teglia di pizza molto piccola – racconta la veggente – che sarebbe potuta bastare per noi due e al massimo per altre due persone. In casa però eravamo in venti, massimo venticinque, e non solo è stata sufficiente a sfamare tutti ma è anche rimasta e l’abbiamo regalata. Non so come sia possibile: prendevano la fetta di pizza ma la pizza non diminuiva mai: anche noi siamo rimasti sconvolti a vedere quanto accadeva sotto i nostri occhi”.

Poi il massimo: Gisella sarebbe rimasta incinta dello Spirito Santo. Almeno cosi avrebbero raccontato alcuni “dissidenti” piuttosto loquaci poi diventati ex adepti:

”Ci disse che era incinta – affermano i “traditori” – però la cosa strana è che lei in Quaresima non aveva rapporti sessuali col marito. Era incinta perché voluto dal cielo. Il bambino sarebbe dovuto nascere l’8 di dicembre del 2017, giorno dell’Immacolata Concezione, e sarebbe stato un maschio di nome Emanuele, figlio dello Spirito Santo…Gisella ci aveva raccontato che aveva fatto le ecografie nelle quali si vedeva che l’utero cresceva, ma dentro l’organo non si vedeva nulla. I medici non riuscivano a spiegarlo perché all’interno c’era una materia di spirito e non terrena”.

Le stimmate della veggente siciliana trapiantata sul lago di Bracciano

Che dire: vero o falso? In questa vicenda la parola fine è ancora lontana e la stessa Chiesa di Roma ha preso tempo per verificare il fenomeno di cui Gisella sarebbe depositaria. Si sa che in queste cose la Santa Sede procede con i piedi di piombo ed è giusto che sia cosi. Certo che se tutto l’ambaradam risultasse una montatura per abusare della credulità popolare ai fini di lucro o peggio la cosa prenderebbe d’aceto, come si dice. Poi tutto può essere. Per intanto Gisella è uccel di bosco. Sino alla prossima apparizione?

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