Numerosi i candidati alle elezioni liguri e non mancano gli esclusi. Oltre Toti in pole position Ferruccio Sansa e Aristide Mansardo. Mentre al candidato Carlo Carpi sono stati negati i domiciliari per la seconda volta.
Genova – Dopo il rinvio causato dalla emergenza sanitaria il Governo ha fissato le elezioni regionali nei giorni 20 e 21 Settembre. Anche la Liguria dopo cinque anni di Presidenza Toti, torna al voto con alcune interessanti novità che meritano di essere illustrate. In primo luogo la inedita alleanza PD/Cinque Stelle che viene rappresentata dalla candidatura di Ferruccio Sansa, giornalista del Fatto Quotidiano e figlio d’ arte (suo padre Adriano è stato sindaco di Genova con il PdS durante gli anni novanta).
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Sansa è laureato in Giurisprudenza e vanta anche un passato come assistente universitario di Procedura penale, prima di seguire definitivamente la strada del giornalismo. La sua scelta non è stata però apprezzata dai renziani di Italia Viva al punto che in accordo con Più Europa ed il Partito socialista hanno presentato un loro candidato con il professore universitario Aristide Massardo. Per alcune settimane si era anche parlato di Elisa Serafini, ex assessore della Giunta Bucci a Genova, che si è poi dimessa per contrasti con le forze sovraniste che però collaborerà alla stesura del programma sui temi della trasparenza e dei conti pubblici delle partecipate.
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Alla fine Raffaela Paita, coordinatore regionale del partito e Matteo Renzi hanno preferito l’esperienza di Massardo. Se il favorito naturale resta senza dubbio il Presidente uscente, forte di cinque anni di buon governo e della ricostruzione in tempi record del “nuovo ponte Morandi”, fa’ comunque notizia la candidatura dell’imprenditore genovese Carlo Carpi, attualmente detenuto presso la Casa di Reclusione di Sanremo. Carlo Carpi sta scontando una condanna per calunnia, stalking e diffamazione pari ad anni 1 e mesi 10 di reclusione e può quindi candidarsi secondo la legge “Severino”, trattandosi di pena inferiore a 2 anni.
Carpi è un nome conosciuto nella politica ligure perché si è già candidato sindaco ad Imperia e Sanremo da “uomo libero” nel 2018 e nel 2019 ed aspettava il 2020 per presentarsi anche “alle elezioni regionali”. Attualmente si trova ristretto in carcere da più di anno e tutte le sue richieste di misure alternative alla detenzione, esecuzione della pena presso il domicilio compresa, sono state sempre respinte.
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Recentemente il magistrato di Sorveglianza di Genova ha rigettato altra richiesta del Carpi per detenzione domiciliare secondo la legge “Cura Italia“ (con la quale ricordiamo sono stati scarcerati boss mafiosi ed efferati criminali) inducendo l’uomo ad iscriversi al Partito radicale e a decidere di candidarsi ugualmente alla elezioni regionali liguri proprio con una lista civica di ispirazione radicale insieme allo storico militante imperiese Gian Piero Buscaglia. I candidati in Liguria non mancano, la parola spetta agli elettori, speriamo che vinca il migliore o comunque il meno peggio. Ormai non si può dire altro.
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