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Francia al voto, scoppia una rissa a Nizza: rafforzata la sicurezza ai seggi

Uno scrutatore ha aggredito con un pugno un presidente di sezione. Intanto nella nazione della Torre Eiffel affluenza oltre il 60%.

Nizza – Alta tensione in un seggio elettorale di Nizza, nel sud-est della Francia, in occasione del primo turno delle elezioni politiche anticipate francesi del 30 giugno e del 7 luglio. A pochi minuti dall’apertura dell’ufficio elettorale allestito nella scuola des Baumettes, il presidente di seggio è stato aggredito da uno scrutatore designato dal campo di Eric Ciotti, il presidente dei Républicains estromesso dal partito dopo aver aperto ad un accordo con il Rassemblement National di Marine Le Pen.

A denunciare i fatti è stato il sindaco di Nizza nonché rivale politico di Ciotti, Christian Estrosi, in un messaggio pubblicato su X. ”Denuncio con la più grande fermezza l’aggressione fisica di cui è stato vittima il presidente del seggio della scuola des Baumettes da parte di uno scrutatore designato da Ciotti che ha tentato di impedire l’apertura delle sezioni prima dare un pugno al suo presidente”. Il team elettorale di Eric Ciotti ha commentato così: “Come forse saprete, c’è stato, pochi minuti fa, uno sfortunato alterco tra uno dei nostri sostenitori piuttosto anziani e il presidente del seggio di voto di Baumettes. Una disputa deplorevole ma risolta: abbiamo anche allontanato questa persona dal seggio elettorale”.

Sfida Le Pen-Macron

Secondo le informazioni di Nice-Matin, il sindaco di Nizza Christian Estrosi ha detto che l’assessore e aggressore “è stato arrestato dalla polizia nazionale, che ringrazio per la reattività. Ovunque sto facendo rafforzare ulteriormente la protezione attorno ai seggi elettorali”. I rapporti tra i due uomini forti della politica nizzarda continuano a deteriorarsi. Estrosi ha lasciato i repubblicani nel 2021, in disaccordo con la linea assunta dal partito e in particolare da Eric Ciotti. Attualmente fa parte del partito di Édouard Philippe, Orizzonti, identificato con la destra e membro della maggioranza presidenziale durante la precedente legislatura. Ha tuttavia criticato la decisione di Ciotti di allearsi con LR con il Rassemblement National per queste elezioni legislative anticipate, paragonandolo addirittura a Pierre Laval, un collaborazionista.

Dalle 8 sono aperti i seggi elettorali nella Francia metropolitana, dove circa 49 milioni di elettori sono chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni legislative in 577 collegi elettorali. I francesi potranno votare fino alle 20:00 nelle grandi città, quando emergeranno i primi risultati di questo voto carico di suspense che potrebbe scuotere il panorama politico e aprire la strada alla conquista del potere dell’estrema destra. L’affluenza alle urne al primo turno delle elezioni legislative in Francia alle 20 è stimata al 69,5% (alle 17 era al 60%), un tasso che non si registrava dal 1981. E’ quanto emerge da una rilevazione condotta dall’istituto di sondaggi Elabe per BFMTV, RMC e La Tribune Dimanche.

Il dato sarebbe nettamente superiore al 47,51% del primo turno delle legislative del 2022 e arriverebbe vicino al risultato del primo turno delle legislative del 1981, quando andò al voto il 70,9% degli aventi diritto. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha votato nel primo turno delle elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 luglio. ”Ho votato. Grazie a tutti coloro che permettono il buono svolgimento dello scrutinio: fate vivere la democrazia”, scrive il presidente in un messaggio pubblicato su X, invitando i connazionali al voto: ”Alle urne cittadini!”. In mattinata, si sono recati alle urne i principali esponenti politici francesi, tra cui il premier uscente, Gabriel Attal, il candidato premier strafavorito nei sondaggi, Jordan Bardella, e il leader della France Inoumise, Jean-Luc Mélenchon. 

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