Pare sia a rischio anche il suo incarico di segretaria della Commissione Difesa. Tra un anno si rivedranno tutti i vertici.
Roma – Marta Fascina “fa troppe assenze alla Camera”, e monta la protesta tra i deputati che minacciano di tagliarle i “viveri”, ossia la diaria. Nel partito che fu di Renato Brunetta, chi non ricorda la sua campagna da ministro per la Pubblica amministrazione del governo Draghi contro i fannulloni e gli assenteisti? Esplosivo negli annunci, pirotecnico nella propaganda, e questa della Fascina sembra proprio una “brunettata”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’assenza della “vedova” di Silvio Berlusconi dal congresso di Forza Italia. Non era la prima volta che non si presentava: giorni fa l’onorevole aveva disertato la festa per i 30 anni del partito, ma nel frattempo non perdeva occasione di ricordare sui social il Cavaliere, anche a San Valentino.
Ma al Congresso degli azzurri la sua assenza si è notata di più, e allora in molti hanno pensato di correre ai ripari. Come? L’ipotesi sarebbe quella di toglierle la diaria in caso di assenza. Ogni gruppo parlamentare ha infatti a disposizione alcuni pacchetti di “giustificazioni” – Forza Italia ne ha due – che servono a permettere a garantire la diaria nonostante si diventi “uccel di bosco“: 206 euro a seduta per un totale di 1.200-1.600 euro al mese.
Finora Fascina l’ha sempre passata liscia, a quanto pare. I malumori degli altri deputati però non sono più gestibili, tanto che anche il suo incarico di segretaria della Commissione Difesa potrebbe essere a rischio. Tra un anno si rivedranno tutti i vertici delle commissioni come sempre accade a metà legislatura e la sua posizione potrebbe saltare. L’ex deputato e scrittore Alberto Arbasino, nel libro Fratelli d’Italia, sottolineava che l’italiano medio ha l’aspirazione a “il dottore è fuori stanza“. E non vale solo per gli assenteisti. Vale anche per chi critica gli assenteisti, sport arcitaliano quant’altri mai.