Fioccano le denunce contro il presunto violentatore di cani

Si tratta di un giovane, con evidenti turbe psichiche, che tramite internet avrebbe acquistato diversi cani per poi sfruttarli a sfondo sessuale.

Benevento – Scende in campo anche il sindaco Clemente Mastella che avrebbe formalizzato una denuncia presso le autorità di polizia contro un giovane sospettato di violenza sessuale in danno di animali, nella fattispecie cani acquistati tramite internet. Il primo cittadino avrebbe anche attivato i poliziotti della Locale ed servizi sociali affinché intervengano su questa persona che da anni sarebbe affetta da zooerastia, una patologia che vede l’essere umano compiere atti sessuali con animali. Tale rivoltante pratica, nel nostro Paese illegale, è punita dalla legge con la reclusione da sei mesi a un anno e con la multa da 10.000 a 30.000 euro.

Il reato vale per chiunque compie atti sessuali su animali o li utilizza per atti di zooerastia o favorisce, sfrutta, gestisce, organizza o controlla lo sfruttamento sessuale di animali. Anche la Cassazione, sin dal 2012, ha confermato che una simile pratica può essere penalmente rilevante anche come maltrattamento di animali (ass. Pen., sez. III, ud. 13 dicembre 2012, dep. 7 febbraio 2013, n. 5979, Pres. Fiale, Rel. Andreazza). Del caso in questione pare se ne parli già da qualche anno ad opera di diverse associazioni zoofile e di numerosi animalisti che sui social hanno reso note le generalità e, addirittura, l’indirizzo del presunto violentatore di cani.

Il cagnetto che sarebbe stato salvato dalle grinfie del presunto stupratore

Due volontarie pare l’abbiano colto di sorpresa durante o, poco dopo, un rapporto sessuale con un cagnetto, subito soccorso e trasferito in un ambulatorio veterinario per le cure del caso. Le due giovani, che avrebbero sporto denuncia tramite un avvocato, avrebbero in mano le prove di quanto affermano dopo mesi di verifiche, appostamenti, pedinamenti e notti insonni. Almeno cosi dichiarano sui loro profili social che in questi giorni contano migliaia di visualizzazioni. In buona sostanza il giovane presunto stupratore di cani avrebbe violentato più di un quattro zampe e alcuni di questi sarebbero deceduti a seguito degli abusi subìti.

Sembra che l’uomo, controllato per mesi dalle volontarie durante tutti i suoi spostamenti, detenga ancora un cane. La notizia non sarebbe stata confermata anche perché nel corso di un sopralluogo pare non sia stato trovato alcun animale. Sotto casa del supposto autore dei riprovevoli abusi si sono raccolti una decina di animalisti mentre una Volante della polizia è giunta in zona per scongiurare qualsiasi iniziativa sconsiderata. Anche il Partito animalista avrebbe denunciato il grave episodio di violenza sessuale su animali tramite il proprio legale dunque a breve la locale Procura avvierà le indagini di rito.

L’orripilante fenomeno, al pari della pedofilia, sembra piuttosto diffuso e organizzato anche in Italia e non sono pochi i casi che sono giunti alla ribalta delle cronache negli anni scorsi. Nell’aprile del 2022 a Tremestieri, in provincia di Messina, veniva ritrovato il cadavere di un cane con visibili ferite nella zona anale. L’associazione Onlus “Cuore Randagio”, presieduta da Antonio Borrello, tramite l’avvocato Giada Bernardi, denunciava il grave fatto di sospetta zooerastia alla Procura ed al Comune di Messina che avviavano le indagini di propria competenza.

Il cadavere del cane rinvenuto a Tremestieri con segni di sospetta violenza sessuale

Il recente Disegno di legge n. 587, presentato il 9 marzo del 2023, d’iniziativa parlamentare di Massimiliano Romeo, cofirmatari Stefania Pucciarelli e Andrea Paganella (Lega per Salvini Premier) e giunto in Commissione Senato lo scorso 11 marzo, prevede severe norme per chi maltratta e violenta in qualsiasi maniera animali d’affezione. Il 5 aprile, alle ore 15.30, in piazza Stazione a Benevento, è prevista una manifestazione contro le violenze ed i maltrattamenti sugli animali.

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