L’esponente della Lega condannato per il “ruspa show” nel campo nomadi, inscenato nel 2019. Le accuse: deposito illecito di rifiuti e usurpazione di funzioni.
Ferrara – E alla fine è arrivata la sentenza di primo grado per Nicola Lodi, ex vicesindaco e volto noto (e controverso) della Lega ferrarese: condannato a 7 mesi di reclusione per fatti legati allo sgombero del campo nomadi di via delle Bonifiche, avvenuto il 2 ottobre 2019 e ribattezzato dai media come il “ruspa show”.
La vicenda, che suscitò all’epoca grande clamore mediatico, ha avuto un epilogo giudiziario con due capi di imputazione ritenuti fondati dal tribunale.
Le accuse e la sentenza
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, Lodi è stato ritenuto colpevole di deposito non autorizzato di rifiuti pericolosi e non pericolosi, prodotti dalla demolizione delle casette abusive presenti nel campo. Inoltre, è stato condannato per usurpazione di pubbliche funzioni, per aver agito senza il coinvolgimento del dirigente del settore Opere Pubbliche, configurando di fatto l’allestimento di un cantiere pubblico al di fuori dei canali istituzionali.
Il terzo reato a lui contestato – violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, poiché durante le operazioni l’area era accessibile al pubblico e alla stampa – è stato dichiarato estinto per prescrizione dalla giudice onoraria Anna Maria Totaro.
Assolto invece Marco Sortini, imprenditore titolare della ditta che fornì la ruspa per l’intervento, ritenuto estraneo ai fatti.
La reazione di Nicola Lodi e della Lega
Dopo la sentenza, Nicola Lodi ha commentato duramente la decisione del tribunale: “Condannano me, ma il vero scandalo era il campo nomadi. È un attacco politico mascherato da questione ambientale e burocratica. Quello che i più chiamano ‘ruspa show’ lo rifarei domani mattina”.
Il suo legale, avvocato Carlo Bergamasco, ha annunciato l’intenzione di presentare appello dopo aver letto le motivazioni: “L’esposto era partito per la ruspa, la condanna è per un fatto completamente diverso”.
Solidarietà a Lodi è arrivata anche dal sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, che ha espresso “orgoglio per l’operazione” e pieno sostegno al suo ex vicesindaco. In una nota ufficiale, la Lega ha difeso Lodi, affermando che “ha agito per ripristinare legalità, sicurezza e dignità in una situazione di degrado”.