La co-portavoce di Europa Verde: “La scuola deve rappresentare un punto fermo, dove discutere di rispetto, consenso e identità”.
Roma – “Arianna Meloni oggi si riscopre pedagogista improvvisata, sostenendo su Libero che l’educazione emotiva, sessuale e affettiva dovrebbe spettare innanzitutto alle famiglie. Una dichiarazione che, nei fatti, svilisce il ruolo della scuola pubblica e trascura migliaia di giovani che hanno bisogno di riferimenti solidi. Non tutte le famiglie dispongono degli strumenti o della serenità necessari per affrontare temi delicati, spesso ancora tabù”. Così Fiorella Zabatta, co-portavoce di Europa Verde ed esponente di AVS, e prosegue: “Ricordo che proprio in ambito familiare si consumano frequentemente le prime violenze, fisiche e psicologiche. Lasciare queste responsabilità esclusivamente alle famiglie significa ignorare colpevolmente una realtà dolorosa”.
“La scuola deve rappresentare un punto fermo, un luogo di confronto e crescita consapevole, – prosegue – dove discutere di rispetto, consenso, identità e affettività. Non sono sufficienti vaghe azioni di sensibilizzazione: occorre un percorso formativo strutturato, costante e affidato a professionisti competenti come educatori, psicologi ed esperti. Occorre inserire nel curriculum scolastici l’educazione affettiva e sessuale. Chi rifiuta questa necessità lo fa per ragioni ideologiche, alimentando di fatto bullismo, violenza di genere e omofobia. Non possiamo tollerare passi indietro: serve una scuola coraggiosa e ben attrezzata, non il ritorno a un oscurantismo medievale”, conclude.