In paese erano andate esaurite dunque perché non realizzarle in sartoria? Andrea Sedici, noto per i suoi abiti da sposa, ha realizzato ottime mascherine risolvendo il problema agli anziani e alle persone che maggiormente ne hanno bisogno.
Pratola Peligna – La situazione pandemica ha raggiunto livelli seri in tutta Italia ma l’isolamento sembra stia funzionando bene. Nell’emergenza il popolo italiano si unisce e coopera sotto ogni profilo, specie nella corsa a favore dei più deboli, di coloro i quali, come gli anziani, debbono essere aiutati e salvati. Infatti le iniziative di solidarietà si moltiplicano in tutto il Bel Paese e Pratola Peligna, la cittadina abruzzese famosa per la pasticceria ed i confetti, non poteva essere da meno.
Il sindaco Antonella Di Nino, 43 anni, nei giorni scorsi, aveva fatto un appello per reperire alcune migliaia di mascherine visto che in paese le preziose coperture di naso e bocca contro il CoVid 19 erano esaurite da tempo. L’appello rischiava di cadere nel vuoto ma a salvare capra e cavoli, come si dice, è stato il solidale intervento di uno noto stilista emergente, famoso per la realizzazione di abiti da sposa made in Italy. Andrea Sedici, 35 anni, non se l’è fatto ripetere due volte. Nella sartoria dell’atelier che porta il suo nome ha realizzato una linea di fabbricazione di mascherine in tessuto non tessuto demandando il lavoro ad alcune sarte locali “arruolate” sul campo. Il prodotto, composto da garze interne sterili, lavabili e tasca per posizionarle, è completo di comodi elastici e bordi a tenuta che garantiscono un buon isolamento nonostante non siano certificate. Ma che importa?
Del resto quelle omologate, cioè contrassegnate dalle sigle Ffp2 ed Ffp3 acronimo di “filtering face piece” (in italiano maschera filtrante) che ci proteggono da polveri, fumo, aerosol solidi e liquidi dannosi per la salute oltre che da batteri e virus immersi in materiale organico, sono praticamente introvabili dunque era ora che qualcuno si desse da fare:”… La comunità pratolana sta dando una grande risposta in termini di solidarietà e partecipazione, in questo momento di emergenza – dice il sindaco Di Nino – sappiamo che la prevenzione è fondamentale e su questo versante istituzioni e cittadini stanno facendo la loro parte… Grazie al concittadino Andrea le prime mascherine sono state distribuite agli anziani del paese e poi una mascherina per ogni nucleo familiare da ritirare presso la sede locale della protezione civile. La priorità è stata data a chi è più esposto ai contatti con l’esterno. Ribadisco la necessità di rimanere a casa e di uscire solo per comprovate necessità come stabilito dai provvedimenti del governo sull’emergenza anche in previsione di giorni più difficili che, come speriamo tutti, passino presto…”.
Per saperne di più sulla tragica situazione nazionale dovremo attendere fine mese ma non è detto che basti. Dunque l’italica arte di arrangiarsi viene in aiuto a istituzioni e cittadini quando si ha a che fare con imprenditori che antepongono al profitto la generosità verso il prossimo:”…Mi è sembrato giusto riconvertire parte della sartoria per la produzione di mascherine – ha aggiunto Andrea Sedici – mi stanno aiutando le mamme e le nonne del paese che sanno tagliare e cucire ed i risultati non si sono fatti attendere. Sono felice di questa scelta e per aver fatto qualcosa di buona per la collettività di Pratola Peligna…”. Un gesto di generosità che unito a quello di altre decine di migliaia di italiani ci fanno ben sperare nella ripresa e in un futuro migliore.