Fabrizio Boca, lo chef del Quirinale premiato dall’Eliseo: i suoi piatti conquistano Macron

Grazie anche alla volontà di Mattarella, la scelta dei piatti ha virato sempre più sull’esaltazione delle eccellenze regionali italiane.

Parigi – Uno chef italiano premiato dall’Eliseo. Il riconoscimento eccezionale, a maggior ragione vista la vivace concorrenza tra la cucina francese e quella italiana, è arrivato allo chef del Quirinale direttamente dall’inviato speciale del presidente Emmanuel Macron per la gastronomia. Fabrizio Boca, executive chef della Presidenza della Repubblica italiana, ha ricevuto a palazzo Farnese le insegne di Ufficiale dell’Ordine ministeriale al Merito agricolo da Guillaume Gomez, Ambasciatore per la gastronomia e Inviato speciale del Presidente della Repubblica francese per la gastronomia e l’alimentazione, e da Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia.

Boca ha cucinato negli anni per re, regine e capi di Stato, da queen Elisabeth a Obama, poiché sovrintende
ai pranzi di Stato e degli eventi istituzionali ed evidentemente le sue portate hanno colpito il palato di Macron e della moglie Brigitte, ospiti più volte al Quirinale. Negli anni, grazie anche alla volontà di Sergio Mattarella, la scelta dei piatti ha virato sempre più sull’esaltazione delle eccellenze regionali italiane, con la selezione di prodotti tipici del territorio e rielaborazione di vecchie ricette tradizionali.

Il presidente Macron al Quirinale

L’Ambasciatore francese ha ripercorso la carriera pluridecennale dello chef nato a Roma, salutando ”uno chef curioso, ambizioso ma anche molto attento a condividere le sue conoscenze”. Martin Briens ha voluto ricordare i trent’anni ”passati nell’illustre Brigata di Cucina” del Quirinale, la fondazione della scuola di
cucina e delle arti della tavola OCUCO, l’attenzione alle tecniche innovative e alla qualità ma anche la sua creatività, il ”desiderio di impegnarsi nel collettivo, e per gli altri”, e il suo impegno per l’inclusione sociale.

La cerimonia si è conclusa con la consegna dell’onorificenza al Merito agricolo, che rappresenta anche un ”legame tra le nostre due grandi nazioni, – ha detto l’ambasciatore – importanti per la nostra vita quotidiana, le nostre culture, le nostre storie e le nostre economie. Boca lavora da 30 per la presidenza della Repubblica e da alcuni anni ha aperto le cucine del Quirinale alla collaborazione con l’Associazione italiana persone down, grazie alla quale quattro aspiranti chef alla volta collaborano per servire i potenti della terra, oltre a diversi progetti di inclusione sociale avviati dalla presidenza della Repubblica assieme alla formazione di giovani studenti degli istituti alberghieri italiani. 

Lo chef Boca al Quirinale

Un’altra curiosità arriva nelle cucine del Quirinale: non è da tutti cucinare per il Presidente della Repubblica e per i suoi ospiti ufficiali, dai Capi di Stato alle delegazioni in arrivo da tutto il mondo. Un sogno diventato realtà per Chiara Condoluci, 24 anni, romana, prima chef donna ad essere assunta tra le pentole quirinalizie. Proprio nei saloni sotterranei del Palazzo – che vede in carica dal 2015 Sergio Mattarella – la brigata della Cucina Grande (sede storica in cui in passato venivano preparati i piatti per i Papi e la famiglia Savoia), guidata dal 1993 dallo chef Fabrizio Boca, si occupa dei ricevimenti e delle cerimonie ufficiali.

Qui la parola d’ordine è regionalità, negli ingredienti e nelle ricette. Per imparare il mestiere la giovane cuoca ha prima studiato ad Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana fondata dal maestro degli chef Gualtiero Marchesi, poi lavorato in tutta Europa, per approdare infine al Quirinale, dove tutti i piatti rappresentano l’essenza dell’Italia e delle sue tradizioni, e a vincere sono gli ingredienti dei vari territori e le ricette regionali.

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