Il vicepresidente del Senato ex ministro dell’Agricoltura: “No misure drastiche, affidiamoci a chi si prende cura sempre del territorio”.
Roma – Nella Giornata della Terra sono molte le battaglie per il Pianeta da combattere e da mettere a punto per proteggerlo. Gian Marco Centinaio, oggi vicepresidente del Senato ma con un passato da ministro dell’Agricoltura e da politico sensibile nelle tematiche ambientali, oggi lancia una sfida nella sfida. In occasione della Earth Day “ricordiamo che la sostenibilità ambientale deve essere un’opportunità per uno sviluppo più attento alla salute del nostro Pianeta. La decrescita felice – fa notare- e le misure drastiche contro famiglie e imprese non proteggono l’ambiente, creano solo disoccupazione e disagi. Affidiamoci al buon senso di tutti noi e di chi si prende cura ogni giorno del territorio, come i nostri agricoltori”.
Sui social l’ex ministro leghista dell’Agricoltura torna all’annoso problema dell’equilibrio acrobatico tra sostenibilità e tutela delle famiglie e delle imprese. Troppo spesso la visione green è disposta a sacrificare qualsiasi cosa, anche la vita delle persone e delle aziende, pur di arrivare a meta. Quando Centinaio nel 2022 ricopriva il ruolo di sottosegretario al ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel governo Draghi ha proseguito in questo obiettivo: l’equilibrio tra sostenibilità e economia del Paese, che deve passare dal benessere delle persone e delle imprese.
Ecco perché accanto alle misure invocate a tutela degli agricoltori, quelle per portare le eccellenze del Made in Italy all’estero, e le proposte per migliorare la qualità dei prodotti italiani attraverso controlli e marchi, ha sempre avuto come obiettivo quello di armonizzare la visione green allo sviluppo economico di aziende e famiglie italiane. Oggi, per la Giornata della Terra, prosegue dritto per questa strada. Ha sempre tenuto la barra dritta contro ogni tentativo di omologazione del food, come quando aveva scoperto dell’esistenza di un Piano che, negando la libertà di scelta ai consumatori, voleva imporre una dieta universale e insieme soluzioni aziendali delle stesse multinazionali del settore alimentare.
E ancora, da sottosegretario al Mipaaf, Centinaio ha sempre puntato l’attenzione sulla sostenibilità: “Stiamo seguendo questo percorso non perché ce lo sta chiedendo l’Europa, ma perché lo vogliamo noi. Pensiamo al vino, dove abbiamo iniziato, il mondo italiano ha chiesto a gran voce di avere una parte legislativa proprio sulla sostenibilità. Del resto anche il consumatore – ha fatto notare più volte – è sempre più attento e cerca prodotti in base all’impatto ambientale della filiera agricola. Mi piace poi ricordare che la sostenibilità non è solo ambientale, per la salvaguardia del pianeta, come ha dimostrato la recente giornata mondiale delle api, ma anche aziendale. Servono imprese forti, che non subiscono gli acquisti dei grandi gruppi esteri”.
“Inoltre – ha rimarcato più volte – dobbiamo parlare di sostenibilità sociale, del lavoro, con la lotta al caporalato, ad esempio. Serve il giusto prezzo del prodotto e del lavoro e dobbiamo lavorare anche in questa direzione, insieme al mondo associativo e del mondo agroalimentare. Infine pensiamo la lavoro femminile e giovanile, dove l’agricoltura ha anticipato i tempi”.