Escursionista sbaglia sentiero e se la prende con il rifugio: porta distrutta, insulti al cameriere

La denuncia di Renato Costa, gestore del Rifugio Cavazza nel Gruppo Sella: “Mai visto niente di simile, la montagna non è un parco giochi, serve rispetto, pazienza e consapevolezza”.

Le Dolomiti tornano al centro dell’attenzione, non solo per l’afflusso turistico record e le polemiche sui tornelli a pagamento, ma anche per un preoccupante episodio di intolleranza e inciviltà in alta quota. Al Rifugio Franco Cavazza al Pisciadù, nel Gruppo del Sella, un turista ha dato in escandescenze dopo aver perso l’orientamento lungo un sentiero, danneggiando l’ingresso della struttura e insultando il personale.

A raccontare l’episodio è stato Renato Costa, gestore storico del rifugio da oltre 45 anni, che ha denunciato l’accaduto prima sui social, con immagini dei danni, e poi in un’intervista al Corriere della Sera. Il protagonista dell’aggressione è un turista irlandese, ospite insieme alla compagna nella notte precedente. La coppia aveva ricevuto istruzioni precise sul percorso da seguire per rientrare a valle, ma a causa della nebbia ha preso una traccia più impegnativa, tornando indietro stanca e confusa.

A quel punto l’uomo ha perso il controllo, spaccando la porta del rifugio e aggredendo verbalmente un cameriere. “Mai visto nulla del genere in tutti questi anni”, ha commentato Costa, sottolineando come l’impreparazione di molti visitatori si traduca in comportamenti pericolosi: “La montagna non è un set fotografico né un parco giochi: serve rispetto, pazienza e consapevolezza”.

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