Ilaria Cucchi chiede chiarimenti in merito alla morte di Patricia Nike, affetta da gravi patologie e deceduta a Palermo il 12 gennaio.
Roma – La deputata Ilaria Cucchi ha presentato un’interrogazione ai ministri della Giustizia e della Sanità in merito alla morte di Patricia Nike, una donna nigeriana detenuta nel carcere di Rebibbia di Roma e trasferita, per sovraffollamento, al Pagliarelli di Palermo dove è arrivata l’8 gennaio in autoambulanza e dove è stata trovata morta 4 giorni dopo. A dare la notizia è il garante dei detenuti di Palermo Pino Apprendi.
“La donna pare fosse affetta da gravi patologie e in una nota la direzione di Rebibbia afferma che al momento della partenza fosse in condizioni di affrontare il lungo viaggio – continua Apprendi – Ilaria
Cucchi nella interrogazione chiede si ministri cosa intendono fare per accertare quali fossero le condizioni di salute della detenuta prima della partenza e chiede, fra le altre cose, se è stata effettuata l’autopsia e se ha avuto degna sepoltura”.
Sono diverse le domande sul suo decesso, dalle ragioni effettive del trasferimento a Palermo alle ore precedenti alla morte. C’è da comprendere anche perché, nonostante le gravi patologie, la donna non fosse in un ospedale o in una struttura di cura adeguata. La 54enne nigeriana era stata sistemata in una cella con altre tre detenute, una delle quali incaricata di assistere Patricia nelle sue necessità quotidiane. Le condizioni della donna però, sarebbero apparse critiche sin dal primo giorno: camminava con l’aiuto di un girello e si muoveva con grosse difficoltà. Il 12 gennaio, appena quattro giorni dopo il suo arrivo, è morta.