Era il primo di Marzo ed eravamo già messi male col Coronavirus ma erano anche i giorni dell’approvazione del decreto Milleproroghe. Nulla di buono per gli italiani tranne il monopattino di Toninelli. Che culo…
Come chi è Danilo Toninelli. Non lo conoscete? Capre, capre, capre!… Dal 1 giugno 2018 al 5 settembre 2019 è stato ministro delle Infrastrutture e dei trasporti nel primo governo Conte I. Ancor prima era stato deputato dei 5 Stelle e poi senatore capogruppo dei Pentastellati ed è ancora in carica.
Di che cosa si è occupato? Prima dello scorso 1 marzo non lo sapeva nessuno ma da quella data in poi lo sanno tutti. Si è occupato di cose talmente importanti per gli Italiani che se non ci fosse stato, dico Toninelli, lo avremmo dovuto inventare. Il senatore di Soresina ha dato un impulso determinante nella stesura del decreto MIlleproroghe, si quel provvedimento che ha bloccato l’emendamento sul ripristino della cedolare secca ai negozi proposto dalla Lega mentre ha stabilizzato la cedolare secca al 10% nei comuni colpiti da calamità dove, però, sono rimaste ancora le macerie, le tende e le casette di legno che cadono a pezzi. Il Milleproroghe, come fate a non ricordarlo? E’ il provvedimento legislativo con il quale Toninelli, tenetevi forti, ha nientemeno che legittimato l’utilizzo dei monopattini in città equiparandoli ai velocipedi!
Avete compreso o no che cosa ha fatto il senatore dei Cinque Stelle? Ha approvato la norma sui monopattini che dal primo Marzo in poi si possono usare come le biciclette! Una cosa straordinaria, più unica che rara, che ha portato giovamento al nostro Paese come nessun’altra legge ha saputo fare. Insomma un decreto che risolleverà le triste sorti del Bel Paese. Toninelli non la manda a dire, arriva di corsa e ve la spiattella in faccia. Carta canta!