Crisi climatica, il 26 ottobre ambientalisti in piazza a Bologna

Tra i temi principali la riduzione del consumo di suolo, l’opposizione agli allevamenti intensivi e la richiesta di un nuovo modello economico che metta al centro il benessere dei cittadini.

Bologna – Il 26 ottobre gli ambientalisti dell’Emilia-Romagna scendono in piazza a Bologna per sensibilizzare istituzioni e cittadini riguardo al cambiamento climatico. L’evento, intitolato “Non è maltempo, è crisi climatica”, vedrà la partecipazione di diverse organizzazioni, tra cui Legambiente, Extinction Rebellion, Cobas, il comitato Un altro Appennino è possibile, Cambiare rotta, Comitato Besta, Potere al popolo, oltre a movimenti e gruppi di sinistra ambientalista.

Il corteo partirà da piazza Unità alle 14:30 e per attraversare il centro fino a piazza Nettuno. In settimana, nei pressi del Comune sarà allestito un punto informativo per evidenziare le problematiche ambientali che, secondo gli organizzatori, la Regione ha ignorato nel tempo. Tra i temi principali figurano la riduzione del consumo di suolo, l’opposizione agli allevamenti intensivi e la richiesta di un nuovo modello economico che metta al centro il benessere dei cittadini, differente da quello attuale.

Gli attivisti chiedono inoltre di abbandonare l’energia fossile, fermare la costruzione di impianti di risalita sugli Appennini e approvare quattro proposte di legge ambientali di iniziativa popolare che saranno discusse nella prossima Assemblea legislativa.

Corrado Oddi, della Rete emergenza climatica e ambientale, critica duramente le politiche ambientali attuali in Emilia-Romagna, sottolineando come queste abbiano peggiorato la situazione. Oddi evidenzia il mancato sviluppo delle energie rinnovabili, ancora fermo al 16%, e denuncia opere come il rigassificatore di Ravenna e il Passante come contrarie agli obiettivi ambientali.

Le richieste degli ambientalisti non si limitano alle elezioni regionali, poiché il movimento intende continuare la sua battaglia anche dopo il 17 e 18 novembre.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa