I magistrati contabili fermano temporaneamente l’iter del progetto infrastrutturale. Dure reazioni dal governo.
Messina – La Sezione centrale di controllo di legittimità ha comunicato il diniego al termine della Camera di consiglio successiva all’adunanza della scorsa settimana. L’atto respinto riguarda la delibera numero 41 del 2025, approvata dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, relativa all’infrastruttura che dovrebbe collegare Sicilia e Calabria.
In un comunicato ufficiale, i magistrati contabili hanno specificato che le motivazioni alla base del mancato via libera sono ancora in corso di stesura. La documentazione completa che spiegherà nel dettaglio le ragioni tecniche del diniego sarà pubblicata attraverso un provvedimento formale entro il prossimo mese. Si tratta di una battuta d’arresto di carattere procedurale per il grande progetto infrastrutturale, che ora dovrà attendere di conoscere quali elementi abbiano portato al rigetto.
Immediata e netta la risposta della premier. Nel suo intervento, ha fatto riferimento alle modifiche normative attualmente all’esame del Senato, sia sulla giustizia che sulla stessa Corte dei Conti, definendole la risposta più appropriata a quello che ha definito un eccesso di competenza. Ha inoltre ribadito che l’esecutivo proseguirà nella sua attività con il sostegno parlamentare, senza lasciarsi condizionare da questo stop.
Il ministro delle Infrastrutture e leader del Carroccio ha espresso forte disappunto, definendo la scelta dei magistrati contabili dannosa per l’Italia e più politica che tecnica. In attesa di leggere le argomentazioni dettagliate, ha rivendicato la propria determinazione nel portare avanti l’opera, sottolineando come si tratti di un’infrastruttura apprezzata anche dalle istituzioni europee, capace di generare sviluppo economico e occupazione su tutto il territorio nazionale.
Sulla stessa linea il responsabile della Farnesina, che attraverso i social media ha contestato la legittimità di un intervento della magistratura contabile nella scelta delle opere strategiche nazionali. Ha definito la decisione sorprendente, evidenziando la coincidenza temporale con il voto parlamentare finale sulle modifiche all’ordinamento giudiziario, e confermando l’intenzione governativa di proseguire comunque nel percorso intrapreso