Le accuse sono anche di turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato.
Napoli – Il sindaco di Palma Campania, Aniello Donnarumma, è stato arrestato dai carabinieri ed è finito ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal gip di Nola su richiesta della locale Procura. Otto in totale gli indagati: due sottoposti agli arresti domiciliari, tre alla misura coercitiva non custodiale del divieto di dimora, tre alla misura interdittiva del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per la durata di un anno. Oltre a Donnarumma, eletto nelle liste di Fratelli d’Italia, ci sono anche due dipendenti comunali e cinque imprenditori a carico dei quali, a vario titolo, si è ravvisata la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine a reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato. Complessivamente sono 19 le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura di Nola.
Il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di articolate attività di indagine, condotte tra il 2021 ed il 2022 che hanno consentito di svelare la gestione irregolare del comune di Palma Campania, nel napoletano, connotata dal sistematico asservimento dei pubblici poteri ad interessi particolaristici e di natura clientelare.
In particolare, le investigazioni hanno consentito di raccogliere plurimi elementi indiziari circa l’illecito svolgimento di svariate procedure di gara, quali quelle aventi ad oggetto la manutenzione stradale, la cura delle aree verdi, i lavori di ristrutturazione presso taluni edifici scolastici e le operazioni di carotaggio su fondi interessati dallo sversamento di rifiuti: le procedure sarebbero state turbate in modo da predeterminarne l’esito in favore degli imprenditori aggiudicatari, spesso identificati in figure gradite alla componente politica dell’ente locale che risulterebbe avere esercitato la propria indebita ingerenza nella sfera discrezionale dei dirigenti preposti agli uffici competenti.
Gli elementi acquisiti hanno indotto, altresì, il Giudice per le indagini preliminari a ravvisare la configurabilità di molteplici episodi di corruzione in cui l’asservimento della funzione pubblica, correlata all’aggiudicazione di appalti di lavori, servizi e forniture, avrebbe avuto luogo in cambio di denaro o altre utilità e, fra l’altro, verso il tornaconto di carattere elettorale connesso all’assunzione, da parte degli imprenditori beneficiari dell’appalto, di soggetti segnalati dai pubblici ufficiali.
Oltre che al sindaco di Palma Campania i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno notificato gli arresti domiciliari all’ingegnere Salvatore Felice Raia (responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania). I divieti per la durata di un anno di contrattare con la pubblica amministrazione emessi dal gip di Nola su richiesta della procura riguardano invece gli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda e Aniello Sorrentino. I divieti di dimora a Palma Campania infine riguardano l’architetto Monica Ventura (responsabile unico procedimento di affidamento del comune di Palma Campania), Nicola Borrelli (procuratore speciale per conto di una nota catena di supermercati) e Luigia Barone (dipendente di un società coinvolta nelle indagini ritenuta dagli inquirenti elemento di collegamento tra la ditta e i dipendenti comunali indagati).