Conte: il 5 aprile in piazza contro un governo che preferisce le armi alla sanità

Il leader M5S sul caso dell’insegnante di Mazara che ha fatto venire alla luce una situazione di malasanità che riguarderebbe 3mila pazienti.

Roma – “Mentre Meloni si batte per armare l’Italia fino ai denti con una montagna di miliardi a industrie militari, i cittadini sono disarmati anche di fronte a un tumore e a patologie gravi. Solo sul territorio di Trapani sono emersi oltre tremila referti in ritardo per persone che devono iniziare importante terapie, cittadini che aspettano 8 mesi per un esame istologico su un tumore, mentre le metastasi dilagano”. Lo scrive sui social il presidente del M5S Giuseppe Conte, che annuncia una manifestazione il prossimo 5 aprile. “Scenderemo in piazza per farci sentire #Italiainbolletta #fermiamoli”, afferma. 

L’ex premier si riferisce in particolare al caso di Maria Cristina Gallo, 56 anni, l’insegnante di Mazara del Vallo che ha dovuto attendere 8 mesi l’esito dell’esame istologico disposto dopo l’asportazione di una neoformazione all’utero, su cui la Procura di Marsala ha aperto un’indagine, dopo che la donna aveva presentato un esposto. Dopo la mobilitazione della politica, con la visita alla donna da parte del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (FI), anche il Codacons aveva annunciato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani “affinché venga fatta piena luce sulle responsabilità di questa grave disfunzione sanitaria”. Il Codacons aveva chiesto inoltre l’intervento immediato del Ministero della Salute e della Regione Siciliana “affinché si ripristini la legalità e si garantisca a tutti i cittadini il diritto a una diagnosi tempestiva, condizione essenziale per la tutela della vita e della salute”.

Un caso di malasanità diventato battaglia di civiltà. Anche perché, nella stessa situazione della signora Gallo ci sarebbero almeno 3.000 pazienti della provincia di Trapani che hanno atteso mesi prima di avere il referto, mentre ad oggi ancora più di 200 di loro non lo avrebbero ricevuto. “Sono situazioni da brividi di fronte alle quali – commenta Conte – non possiamo permetterci minimamente una sanità inefficiente nelle mani di nomine e giochetti politici, gli investimenti in Sanità su Pil più bassi degli ultimi 17 anni, i ritardi nella spesa del Pnrr, tetti alle assunzioni che ancora non superiamo, decreti attuativi sulle liste d’attesa su cui abbiamo accumulato mesi di rinvii e ritardi. Meloni ha firmato i vincoli europei che ci impediscono di investire sulla sanità, mentre ha chiesto e ottenuto di farli saltare per investire scriteriatamente in spese militari. Dobbiamo fermare questa follia”, conclude il leader M5S.

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