Ispezione Gdf: la gioielleria in centro svolgeva l’attività irregolare con articoli di lusso pubblicizzati su un sito internet dedicato.
Parma – Una gioielleria nel centro cittadino che fungeva da rivenditore di orologi usati di prestigiose marche di lusso, ampiamente pubblicizzati su un sito internet dedicato, è finita nel mirino dei finanzieri del Comando Provinciale per l’assenza delle necessarie autorizzazioni. I beni preziosi usati, venduti all’interno dell’esercizio commerciale, del valore di oltre 700mila euro, sono stati sequestrati e il titolare della gioielleria è stato denunciato alla Procura per il reato di esercizio abusivo dell’attività di compro-oro.
L’ispezione delle Fiamme Gialle è avvenuta nell’ambito dell’intensificazione dei controlli sul rispetto della normativa antiriciclaggio.
Durante l’ispezione i finanzieri hanno trovato in negozio 16 beni preziosi usati, tra cui orologi di lusso e gioielli, per i quali non venivano presentate le necessarie autorizzazioni per il commercio. La gioielleria avrebbe dunque esercitato l’attività di “compro oro” in modo abusivo, poiché operava senza la prevista iscrizione nell’apposito registro tenuto dall’Organismo degli Agenti e Mediatori (O.A.M.). La normativa di riferimento, il D.Lgs. 92 del 2017, ha istituito tale registro, prevedendo l’iscrizione obbligatoria per tutti gli esercenti, comprese le gioiellerie, che intendono effettuare operazioni di acquisto e vendita di oggetti preziosi usati in oro o altri metalli preziosi.
La legislazione antiriciclaggio ha come obiettivo quello di garantire la tracciabilità delle operazioni di cessione di beni preziosi e di identificare compiutamente la clientela, evitando che il settore venga utilizzato per finalità illecite.