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Codice della strada in arrivo per l’estate, tra nuove norme e fake news sul web

La bufala del divieto di guidare con gli occhiali da sole riempie la rete, ma le nuove regole riguardano questioni molto più serie.

Roma – Il Consiglio dei Ministri ha approvato 18 nuove disposizioni del Codice della Strada 2024, che hanno poi ottenuto il via libera anche dalla Camera. Al momento, il disegno di legge del Codice della Strada, che ha ricevuto 163 voti favorevoli, è sottoposto all’esame del Senato per l’approvazione definitiva ed è probabile che le nuove normative entreranno in vigore prima dell’estate. Ma intanto, sono tante le bufale che riempiono il web sulle nuove regole. La fake news regina è quella che sarebbe vietato guidare con gli occhiali da sole a partire da giugno 2024. In realtà, le cose stanno diversamente: non si tratta di un obbligo ma di una raccomandazione.

Secondo questa nuova norma del Codice della Strada, guidare con gli occhiali da sole non garantirebbe una visuale chiara della strada per evitare ogni tipo di ostacolo e prevenire incidenti. Anche in presenza di sole forte, infatti, potrebbero esserci dei momenti di scarsa visibilità in cui sarebbe preferibile non avere filtri che alterano la nostra percezione. Come in galleria, dove la visibilità è visibilmente ridotta e con le lenti scure lo è ancora di più. Nel Codice della Strada in realtà non c’è nessun obbligo di questo tipo, come vorrebbero insinuare alcuni articoli fuorvianti, ma solo consigli. Come l’utilizzo di lenti grigie o leggermente bluastre e lenti delle categorie di filtro da 0 a 3 durante il giorno.

Cosa succede in caso di incidente causato da abbagliamento, invece, è molto chiaro. Al verificarsi di questa circostanza il responsabile del sinistro non è esente da colpe sia civili che penali. Se infatti il conducente dovesse ritenere insufficiente la visibilità della strada, sarebbe tenuto a prendere delle precauzioni come indossare gli occhiali da sole, abbassare il parasole o addirittura fermarsi. Se, quindi, l’incidente fosse il prodotto dell’omissione di uno di questi comportamenti, il conducente è pienamente responsabile del sinistro e delle sue conseguenze.

Il Governo ha invece deciso di adottare una linea dura per chi decide di mettersi alla guida dopo aver assunto alcol e droghe e per chi mette a rischio l’incolumità altrui adottando comportamenti poco prudenti. Il provvedimento si è reso necessario come risposta al crescente numero di incidenti stradali causati da guidatori sotto l’effetto di alcol o droghe o distratti dall’uso del cellulare. Le modifiche al Codice della strada 2024 sono finalizzate all’inasprimento delle multe e delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza. Si prevede anche l’introduzione dell’ergastolo della patente, cioè la revoca a vita del documento di guida per i recidivi e dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio dell’auto se il conducente ha bevuto troppo alcol.

L’alcolock

nuovi divieti introdotti riguardano i neopatentati che non potranno mettersi alla guida di auto di grossa cilindrata per i tre anni successivi al conseguimento della patente di guida. Viene quindi inasprita questa regola che adesso è valida solo per il primo anno. Il divieto riguarda le vetture con potenza superiore a 75 kW/t riferita alla tara e automobili con una potenza massima di 105 kW. Il divieto non ha valore retroattivo e sarà applicato solo a coloro che avranno conseguito la patente dopo al l’introduzione del nuovo Codice della strada 2024.

Inoltre, viene introdotta una nuova regolamentazione per la circolazione di monopattini elettrici. Anche questi veicoli dovranno essere provvisti di una targa identificativa non rimovibile, di luci e di assicurazione. Per chi utilizza un monopattino sprovvisto di assicurazione sono previste sanzioni da 100 a 400 €. Le sanzioni salgono a 200 fino a 800 € se il monopattino non presenta le luci e i freni su entrambe le ruote. L’obbligo dell’utilizzo del casco sarà esteso a tutti e non sarà più riservato ai soli minorenni. In aggiunta, per i monopattini ci sarà il divieto di muoversi nelle aree extraurbane, di sostare sui marciapiedi e di circolare contromano. Inoltre, il limite di velocità è fissato sotto i 50 km/h. Nuove limitazioni riguardano anche i monopattini in sharing che verranno bloccati automaticamente se dovessero trovarsi al di fuori delle aree concesse.

Non sono previsti ulteriori obblighi per i ciclisti che però ottengono delle nuove garanzie dal Codice della strada: le automobili che vogliono sorpassare i ciclisti su strade urbane ed extraurbane devono garantire una distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri. Verrà poi introdotta una misura che si affiancherà alla multa, cioè la mini sospensione della patente in caso di eccesso di velocità o di guida pericolosa che possa mettere a rischio gli altri automobilisti. La mini sospensione, che va dai 7 ai 15 giorni, scatta se sulla patente sono presenti meno di 20 punti. Le stesse sanzioni sono previste nel caso di utilizzo del cellulare alla guida, una delle principali cause di incidenti stradali negli ultimi anni.

Uno dei cambiamenti più rilevanti del nuovo Codice riguarda l’introduzione dell’ergastolo della patente per chi guida sotto l’influenza di droghe e commette gravi reati al volante, come la fuga dopo un incidente. Inoltre, saranno introdotti corsi di educazione stradale anche nelle scuole superiori, che consentiranno di ottenere due punti aggiuntivi sulla patente. Le multe per chi guida sotto l’effetto di alcol verranno aumentate e l’importo partirà da un minimo di 573 euro fino a un massimo di 6.000 euro. Il nuovo testo regola anche in maniera più chiara l’installazione degli autovelox che dovranno essere omologati a livello nazionale. I dispositivi di rilevamento della velocità dovranno essere installati solo dove realmente necessario ma potranno rilevare più di una sanzione nello stesso momento.

Un’ulteriore novità riguarda le multe per chi transita nelle zone a traffico limitato: le multe per chi esce da una ZTL saranno eliminate per chi era entrato negli orari in cui era permesso. E ancora, sanzioni rigorose per chi abbandona animali lungo la carreggiata. Chiunque abbandoni un animale su una strada pubblica rischia pene severe, specialmente se il gesto causa incidenti che provocano morte, feriti o lesioni gravi. In particolare, l’abbandono di un animale, con conseguente rischio di incidente stradale, può portare a una pena detentiva che può raggiungere i 7 anni. Questo perché la presenza improvvisa di un animale sulla strada può causare gravi distrazioni o manovre pericolose, con potenziali esiti tragici per i conducenti e i passeggeri coinvolti.

Pene severe per l’abbandono degli animali in strada

La legge mira a tutelare sia la sicurezza stradale sia il benessere degli animali, ponendo l’accento sulla responsabilità dei proprietari. L’abbandono, oltre a essere un atto crudele verso gli animali, rappresenta un grave pericolo per la circolazione, con conseguenze legali importanti. Una modifica rilevante riguarda anche l’assicurazione per le automobili, con l’introduzione della responsabilità del proprietario di verificare la validità della copertura assicurativa, anche quando il veicolo è utilizzato da altre persone. Questo cambiamento è pensato per rafforzare il sistema di controllo dell’assicurazione, garantendo una protezione maggiore per tutti gli utenti della strada.

Infine, per porre un argine ai crescenti incidenti causati da automobilisti che circolano sotto l’effetto di alcol e droghe, chi ha già subito una condanna per guida in stato di ebbrezza avrà il divieto assoluto di assumere alcol prima della guida e dovrà montare sulla vettura l’alcolock, uno strumento che blocca l’accensione del veicolo nel caso in cui il tasso alcolemico non sia pari a zero.

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