Quando 2 anni e mezzo fa ci fu l'attentato ad Antoci e Manganaro non dubitai neanche un secondo sullo stampo mafioso, al contrario di alcuni personaggi che…
Quando 2 anni e mezzo fa ci fu l’attentato ad Antoci e Manganaro non dubitai neanche un secondo sullo stampo mafioso dell’atto, al contrario di alcuni personaggi che arrivarono a formulare fantasiose ricostruzioni, salvo poi essere smentiti dagli ultimi accadimenti.
Sin da subito avevo capito che chi negava che si trattasse di un attentato, mascariava, seguendo una non nobile tradizione esistente in Sicilia.
La domanda che invece mi posi fin da subito fu un’altra: che ne sarà della sicurezza degli scortati?
Il tipo di attentato, ossia fermare la macchina per poi bruciarla è un metodo usato in Calabria, in Messico ed in Colombia. Le blindate usate in Italia reggono il fuoco? Fino a che calibro supportano?
Se non ci fosse stato il valido funzionario di Polizia a salvare la situazione, lucido nei riflessi, cosa sarebbe accaduto ad Antoci e alla sua scorta ? Se la blindatura non avesse retto, la macchina sarebbe stata bruciata?
Invece si è assistito alla classica messa in dubbio delegittimante nei confronti di Antoci, cui unica colpa è stata rimaner in vita.
Sarebbe necessario richiedere per gli scortati almeno il minimo sindacale, ossia una auto che sopporti il livello vpam 6 e che sia dotata di sistema antincendio.
Quindi non resta che fare due cose: denunciare i mascariatori e migliorare le auto blindate.