Dopo 19 anni scoperti i resti ossei di Federica Farinella. La modella era scomparsa da casa in circostanze misteriose e le ricerche avevano seguito diverse piste tutte rivelatesi inconsistenti. Per la Procura di Asti il caso è chiuso.
Chiusano D’Asti – Sono di Federica Farinella i resti scoperti da un cacciatore in un bosco di Camerano Casasco, nell’astigiano, lo scorso 13 ottobre. Il Dna dei genitori e del fratello è compatibile con quello dei reperti biologici prelevati dai carabinieri della stazione di Montechiaro che, nel più assoluto riserbo, hanno eseguito gli accertamenti scientifici di rito giungendo alla nefasta conclusione.
Durante una battuta al cinghiale un cacciatore avrebbe notato alcune parti ossee, un cranio e un femore, verosimilmente appartenenti ad un essere umano, seminascoste tra le foglie di un fitto bosco distante un chilometro in linea d’aria dalla casa della vittima.
Una volta avvisati i militari dell’Arma venivano avviate le procedure per la identificazione del materiale biologico comparando il Dna prelevato nelle ossa con quello dei familiari il cui esito risultava positivo. La modella di 30 anni era scomparsa da casa il 2 settembre del 2001 in circostanze che definire misteriose è davvero riduttivo.
La ragazza si trovava sul dondolo della casa di campagna fumando le sue introvabili sigarette preferite, le Davidoff, di cui non poteva fare a meno. I suoi familiari si trovavano a qualche decina di metri da lei e quando tutto era pronto per mettersi a tavola Federica Farinella spariva come un fantasma:
”…Stava in vestaglia e pantofole a prendere il sole – racconta il padre Francesco Farinella, 82 anni – sembrava tranquilla e fumava. Ho fatto vedere le uova nel pollaio a mio figlio Lorenzo poi mi sono girato per tornare sui miei passi per far vedere le uova anche a Federica e non l’ho più vista laddove l’avevo lasciata un attimo prima. C’era anche mio fratello che mi disse di aver detto a Federica che era pronto il pranzo mentre la ragazza si spostava su quel dondolo davanti casa… Poi più nulla, un silenzio assordante…”.
Federica dunque sarebbe stata rapita ma come avrebbero fatto i suoi presunti sequestratori a passare inosservati? Un’operazione in stile militare orchestrata da persone che ben conoscevano la donna, la famiglia, vicini di casa e ubicazione della cascina?
”…Fin da subito pensai ad un rapimento – aggiunge il papà – per mano di qualcuno con il quale mia figlia avrebbe avuto un appuntamento in strada e di cui non sapevamo nulla. Qualche settimana dopo una voce sconosciuta al telefono mi chiese 30 milioni di lire facendomi sentire a distanza la voce di una donna che gridava – aiutami papà – Trattai fino a 3 milioni e loro accettarono ma all’appuntamento non si presentò nessuno mentre i carabinieri avevano segnato le banconote. Si trattava di sciacalli…”.
Federica stava passando un periodo particolare della sua vita. Aveva pochi amici e si era lasciata con il suo fidanzato alcuni mesi prima della scomparsa. Dopo un corso di recitazione a Roma Federica si era come trasformata ed era caduta in depressione. La bellissima ragazza aveva partecipato alla selezione della trasmissione “Bravissima” andata in onda su Italia 1 dal 1994 al 1995.
La modella non riusciva a vincere ma il patron della kermesse televisiva, Valerio Merola, l’aveva presa a ben volere pare promettendole altre opportunità. Nell’estate del ’96 la Procura di Roma apriva un’inchiesta sul conduttore della trasmissione Gigi Sabani e sul regista Gianni Boncompagni.
Le indagini avevano scoperto un giro di avvenenti aspiranti attrici indotte alla prostituzione con la promessa di rapide carriere nell’ambiente radiotelevisivo. Federica tornava a casa distrutta, incapace di reagire e costretta a ricorrere a psicologo e farmaci. Dopo due mesi scompariva nel nulla.
Le ricerche si aprivano a ventaglio in tutta Italia mentre gli inquirenti ipotizzavano un rapimento o la fuga volontaria, quest’ultima assai improbabile a detta della psicologa della ragazza sparita. Il ritrovamento di parti del cadavere ad un tiro di schioppo da casa rimette tutto in discussione.
Ma pare che la fuga volontaria finita male sia l’ipotesi più plausibile ma l’ultima parola spetta alla Procura di Asti che pare sia dell’avviso che nulla che faccia pensare a responsabilità di terze persone nell’allontanamento da casa e nella morte di Federica.
Della vicenda si occupa il sostituto procuratore Davide Greco con la supervisione del procuratore Alberto Perduca. Oltre alla comparazione del Dna è stato eseguito anche un esame esterno da parte di due consulenti esperti in analisi di resti ossei e le lesioni riscontrate sarebbero tutte post mortem.
Il magistrato inquirente ha fatto passare al setaccio un’ampia zona boschiva circostante l’area di ritrovamento alla ricerca di altri resti ma pare che non ne siano stati trovati di altri. Al momento dunque il caso è chiuso anche se i reperti sono stati messi a disposizione della famiglia.
Francesco Farinella ha già fatto pervenire una richiesta di accesso agli atti tramite i suoi consulenti. La Procura si è dichiarata disponibile ad intraprendere altre investigazioni qualora intervenissero, nel frattempo, fatti nuovi da parte degli esperti incaricati di svolgere ulteriori accertamenti da parte della famiglia della vittima: “…Fine 2020, cuore spezzato – scrive papà Francesco con rinnovato dolore – ti abbraccio forte, più forte di sempre dolcissima bimba mia. Sono sicuro che sei felice tra gli angeli e che da lassù ci proteggerai…”.
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